Sit-in di Fermare il declino: | “Basta sprechi di Stato” - Live Sicilia

Sit-in di Fermare il declino: | “Basta sprechi di Stato”

Lanciata una campagna di sensibilizzazione a sostegno di politiche pubbliche per la riduzione delle tasse. Al presidio, pure Maurizio Caserta che attacca Bianco e Crocetta.

All'Agenzia delle Entrate
di
2 min di lettura

CATANIA. “Basta sprechi di Stato”: Fare Per Fermare il Declino in sit-in davanti all’Agenzia delle Entrate. I seguaci catanesi di Oscar Giannino si sono dati appuntamento per un volantinaggio di sensibilizzazione contro la morsa della pressione fiscale. L’iniziativa si lega a una campagna nazionale che parte oggi, e vedrà ogni 16 del mese militanti e simpatizzanti del movimento davanti alle sedi centrali delle Agenzie delle entrate di tutta Italia. Catania non ha fatto eccezione.

Davanti ai cancelli c’è pure il Professore Maurizio Caserta, reduce della competizione elettorale delle amministrative e simpatizzante della crociata contro gli sprechi. Ai microfoni di LiveSiciliaCatania, il Professore spiega così i motivi della sua adesione alla campagna. “E’ sempre il tempo di parlare di sprechi che riguardano la pubblica amministrazione e non solo: il Paese e la Regione hanno bisogno di meno chiacchiere e di un lavoro serio sulla riorganizzazione del sistema pubblico e produttivo”. Caserta, da sempre in sintonia con il movimento, si dice pronto “a partecipare a tutte le iniziative serie volte a intervenire sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione perché è in gioco la vita delle persone”.

“Se il Paese, la Regione e questa città non affrontano seriamente il problema della ristrutturazione non può che finire male”. Caserta, insomma, non si è fatto da parte tutt’altro. Il Professore, infatti, dice che il gruppo che lo ha sostenuto alle comunali si sta strutturando: “Avremo presto una identità più definita”. Caserta non esclude di potere mettere al servizio della città le sue competenze: “Siamo prontissimi, non cerchiamo poltrone ma siamo pronti a collaborare per una ristrutturazione del sistema locale che è una necessità”. “Bisogna alleggerire il carico fiscale”. “Infatti, – prosegue – se famiglie e piccole imprese non riprendono a spendere non c’è nessuna crescita possibile, le grandi opere sono importanti ma non incidono nell’immediato sulla spesa delle famiglie”.

Poi un’invettiva all’indirizzo delle giunte regionali e comunali: “Servono interventi immediati, basta parlare come fa da tempo il governo regionale e sta cominciando a fare anche il governo locale, così si può solo peggiorare”. L’idea centrale è quella di ridurre la pressione fiscale andando a tagliare voci di spesa che rientrano “negli sprechi e nei privilegi”. Come da proposta operativa, scritta a chiare lettere sui volantini: “ Basterebbe allineare la nostra spesa pubblica a quella tedesca e ridurre il debito pubblico, cedendo la parte improduttiva del patrimonio dello Stato per risparmiare ogni anno decine di miliardi di euro di spesa e quindi di tasse. Basterebbe solo questo per eliminare l’aumento dell’IVA, ma anche tutta l’IRAP che strozza la nostra economia, l’IMU e una buona fetta delle tasse sui redditi che non ci fanno arrivare a fine mese”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI