PALERMO – Le uniche voci che arrivano, al momento, sono quelle di due consiglieri comunali, seppur di peso, come Ugo Forello e Igor Gelarda: ma per il resto in casa Movimento cinque stelle è scattato il silenzio radio sull’assenza al sit-in organizzato lunedì, a Palermo, a sostegno del magistrato Nino Di Matteo, oggi alla Direzione nazionale antimafia. Davanti alla Statua di via Libertà il movimento non c’era, nonostante si sia sempre schierato al fianco del magistrato in diverse occasioni. Così era avvenuto anche dopo le dichiarazioni scomposte del neo assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi nei confronti di Di Matteo, che avevano convinto alcuni palermitani a organizzare il sit-in per manifestare il proprio sostegno al magistrato che vive sotto scorta:
Dopo le parole di Sgarbi dai grillini è arrivata l’indignazione via Facebook, con tanto di post sulla pagina del Movimento cinque stelle Sicilia e con annesse richieste di dimissioni e di intervento da parte del governo regionale affinché cacciasse Sgarbi. I big regionali pentastellati, però, erano assenti come altri politici di diversi schieramenti, al sit-in di lunedì organizzato per manifestare solidarietà a uno di quei nomi che secondo alcune ricostruzioni sarebbero graditi ai vertici nazionali del movimento per un ipotetico governo Di Maio post elezioni.
Bocche cucite e telefonini di nuovi e vecchi deputati regionali che squillano a vuoto davanti ai tentativi di Livesicilia: il muro di silenzio eretto dai Cinquestelle siciliani è altissimo, mentre fonti interne spiegano comunque che in merito alla manifestazione pro-Di Matteo “non era stata adottata alcuna decisione da parte del movimento”. Un silenzio che non ammanta, invece, i consiglieri grillini al Comune di Palermo: “Sono dispiaciuto ma lunedì non ero a Palermo – racconta Forello, capogruppo dei grillini a Sala delle Lapidi -. Avevo già assunto un altro impegno che non ho potuto rimandare. Sono legato a Di Matteo da un rapporto di stima e collaborazione che risale alla mia esperienza in Addiopizzo – prosegue il candidato sindaco alle elezioni di giugno -, il mio sostegno e il mio appoggio al suo operato sono totali”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il poliziotto Gelarda: “Per motivi legati al mio lavoro ero fuori dalla Sicilia purtroppo – spiega -. Per questo motivo non ho potuto partecipare al sit-in, ma per me il dottore Di Matteo, così come altri magistrati che lavorano lontano dai riflettori, resta un punto di riferimento fondamentale per l’affermazione della legalità e della lotta alla criminalità organizzata”.