PALERMO – “Rischiavo di perdere i soldi dell’integrazione all’affitto. E solo per colpa del sito del Comune”. La denuncia è di un nostro lettore, che in una mail indirizzata alla redazione racconta tutte le sue difficoltà a reperire le informazione per riscuotere il contributo erogato da Palazzo delle Aquile per pagare la casa.
“Sul sito infatti – si legge nella mail – non c’è l’elenco dei beneficiari, ma solo il primo e l’ultimo cognome di coloro ai quali viene dato il contributo. Non sapevo nemmeno di essere stato ammesso, se non mi avesse aiutato il Caf avrei perso i soldi”.
Effettivamente sul sito di Palazzo delle Aquile, in colonna centrale bassa, c’è un box per l’integrazione all’affitto del 2010 per ora in pagamento che contiene un link a un pdf con i turni giornalieri. Ma nel documento non è specificato chi sono i beneficiari, e quindi chi è stato ammesso e chi no. Il pdf informa semplicemente che, per esempio, il 26 novembre pagheranno da Gaetano Matteo a Gaspare Minniti, ma senza specificare i nomi compresi fra i due.
“Io non ricordavo se ero stato ammesso o meno – continua la mail del lettore – l’ho capito soltanto chiamando un Caf che, per fortuna, mi ha aiutato. Altrimenti avrei perso i soldi”.
Da via Fattori ammettono il problema, anche se specificano che l’elenco è presente sul sito delle Attività sociali del Comune. “Basta telefonare o venirci a trovare per avere tutte le informazioni – dice un’impiegata – non siamo noi a gestire il sito del Comune”. Ma anche su quello dell’ufficio non è per niente semplice trovare l’elenco degli ammessi all’integrazione all’affitto. Nessun richiamo in home page, ma solo un pdf nella sezione “Avvisi”.
“E se ho avuto difficoltà io – conclude il lettore – che sono giovane e navigo su internet, figuriamoci nel caso di anziani o di chi non ha dimestichezza con i computer. Chissà in quanti, così, perderanno i soldi. Basterebbe un semplice link all’elenco completo”.
“L’attuale sito non è di facile accesso e lo sappiamo – dice l’assessore Giusto Catania – e comunque sono i singoli settori che, al momento, mandano i contenuti da inserire. Per fortuna con il nuovo sito, che sarà attivo dall’inizio del nuovo anno, non avremo più di questi problemi”.