Smantellata rete dello spaccio a Mascali |Nove le persone arrestate, uno è latitante - Live Sicilia

Smantellata rete dello spaccio a Mascali |Nove le persone arrestate, uno è latitante

di Maria Bella - All’alba di stamani è scattata l’operazione “Idria” che ha coinvolto ottanta carabinieri di cinque diverse compagnie. Dieci le misure cautelari emesse.

 

 

MASCALI. Era lo spaccio di marijuana il business principale dell’associazione smantellata dai carabinieri della Compagnia di Giarre. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Catania Rocco Liguori, è sfociata questa mattina nell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Oscar Biondi per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi da sparo e reati contro il patrimonio. Sette le persone finite in carcere, due ai domiciliari. Una risulta irreperibile, si tratta di Emanuele Mercurio.

A capo dell’organizzazione il 26enne Vincenzo Musumeci che, insieme al 24enne Oualid Laabadi, originario del Marocco, e al 27enne Riccardo Calabretta, tutti e tre residenti a Mascali, gestivano un’importante fetta del mercato dello spaccio nel comune ionico.

Dalla piazza della frazione di Nunziata, da cui ha preso il nome l’operazione “Idria”, gli onnipresenti Laabadi e Calabretta impartivano le direttive, coordinando l’attività dei pusher Davide Catanzaro e Marco Giammona. La droga, acquistata prevalentemente a San Giovanni Galermo dai fratelli Orazio e Cosimo Marino, riforniva Taormina. Almeno quattro i viaggi compiuti da Mascali a Catania, documentati dai carabinieri da gennaio ad aprile del 2012, per rifornirsi di marijuana. Per eludere i controlli delle forze dell’ordine venivano utilizzate automobili “pulite”, prese a noleggio, o si procedeva con il classico metodo della staffetta. Si calcola che ad ogni viaggio sarebbe stato trasportato un chilo di stupefacenti. In alcuni casi Musumeci per rifornirsi di marijuana, e a volte anche di cocaina, si rivolgeva a Massimo Zingale, raggiunto a Ravenna dal provvedimento.

Tra gli acquirenti di droga più assidui il pregiudicato di Ramacca Francesco Costa, sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. L’uomo, che dovrà rispondere di violazione delle prescrizioni imposte, in un’occasione consegnò in permuta il proprio furgone a Vincenzo Musumeci per saldare i tremila euro di marijuana acquistata.

Nelle conversazioni telefoniche, intercettate nel corso delle indagini, la droga veniva ribattezzata nei modi più svariati, “coca cola”, “bastarda”, “pastiglione”, “dvd” e “caffè”. Dalle intercettazioni, inoltre, è emerso che Vincenzo Musumeci talvolta girava armato di pistola. Nel corso dell’inchiesta, condotta tra il dicembre del 2011 e l’estate del 2012, sono state arrestate in flagranza di reato sei persone e sequestrate 250 dosi di marijuana.

Complessivamente ottanta i militari della Compagnia di Giarre e delle competenti compagnie di Catania, Palagonia, Taormina e Ravenna, che hanno dato esecuzione alle misure cautelari.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI