PALERMO – Una lunga lettera in risposta all’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Palermo. È questa la mosaa del patron del Palermo Maurizio Zamparini dopo la notizia che oggi pomeriggio ha scosso tifosi e società. Dopo qualche ora di silenzio, Zamparini ha detto la sua rispondendo colpo su colpo ad ogni accusa e dicendosi sereno sulla situazione economico-finanziaria del club.
“Sono veramente allibito per aver ricevuto in un sabato pomeriggio una notizia grave come quella di una richiesta di fallimento nei confronti del Palermo Calcio da un comunicato stampa – scrive Zamparini – Sono veramente triste di vivere in un Paese dove le più elementari garanzie per il cittadino vengono calpestate. Sono poi veramente addolorato che i miei quindici anni di lavoro e affetto per la squadra della vostra città vengano ripagati con una istanza di fallimento che metterà comunque in grave difficoltà la gestione futura della Società per il danno mediatico di tali gravi notizie, un danno che si riverbera anche sulla mia persona e sulle mie aziende.
Io penso che sia veramente scandaloso che il mio lavoro, non solo disinteressato dal punto di vista economico – documentato dalle scritture contabili e documenti bancari che evidenziano ad oggi capitali miei immessi in Società per circa 80 milioni mai restituiti – ma svolto con una passione che ha portato il Palermo Calcio a traguardi mai raggiunti nella sua storia, venga ripagato con avvisi di garanzia, assurde denunce di riciclaggio e la richiesta di fallimento DELLA VOSTRA SQUADRA: senza nessun creditore alla porta, con tutti i dipendenti e fornitori regolarmente pagati (mai successo nella storia del Palermo Calcio), con un patrimonio giocatori notevole, con la squadra che sta risalendo in serie A.
La gestione del Palermo Calcio attuale è buona come testimoniato anche dall’ultimo bilancio approvato anche dalla società di certificazione. Il capitale sociale rimane ad oltre 13 milioni di euro, arricchiti dagli utili dell’ultimo bilancio messi a patrimonio (altri 4 milioni di euro). Non abbiamo nessuna istanza di pagamento né dai fornitori né un ritardo di pagamenti con dipendenti o altro. Abbiamo solo delle contestazioni in corso con alcuni procuratori che violano secondo noi le leggi sportive ed un contenzioso in contestazione con l’Agenzia delle Entrate in fase di discussione e definizione come purtroppo tutte le aziende italiane. Abbiamo dei debiti del Palermo Calcio con società facenti capo alla mia famiglia per l’aiuto economico da loro dato per la gestione economica del club e che saranno gli ultimi a essere pagati
Sono veramente avvilito per una istanza di fallimento che smantelleremo documenti alla mano, ma che ci procura un danno di immagine internazionale che il Palermo Calcio si era costruito nei miei anni di presidenza, con impossibilità di fiducia di credito per la campagna di rafforzamento di gennaio. Questa istanza distrugge tutta quella immagine che il Palermo si era giustamente guadagnata sul mercato internazionale in 15 anni, con giocatori importantissimi dati ai migliori club europei”.
Zamparini, nonostante l’astio dei tifosi, chiede aiuto a tutti i supporters rosanero: “Il vostro Presidente, ora ex, vi ha sempre voluto bene. A tutti i tifosi, anche quelli che mi insultano, dico: statemi vicini, state vicini alla squadra che ha bisogno della vostra passione e del vostro affetto. La verità viene sempre a galla, spero molto presto. Io non vi ho mai abbandonato, come qualcuno sostiene. Ho solo cercato e sto cercando un futuro dopo di me per il Palermo: ho 76 anni e so che per una squadra è importante anche l’energia che io sto perdendo.
Sto cercando un futuro migliore per la squadra: pensavo di averlo trovato ma non è stato così. Non è Zamparini che ha detto no a Baccaglini ma il mio amore per il Palermo: Baccaglini aveva firmato contratti in base a dati economici che non era in grado di rispettare, non nei miei confronti ma nei confronti degli investimenti del Palermo Calcio. Sto cercando ancora per il vostro futuro un investitore importante e ci riuscirò, come fatto sempre nella mia vita. Fino a quando non lo troverò vi seguirò con abnegazione, soffrendo ad ogni partita come non potrei più soffrire per la mia salute e risaliremo in serie A.
Palermo non è mai stato il mio giocattolo ma la mia passione. Sono onorato di essere cittadino onorario, ma in verità nel mio cuore anche di più. La frase che mi ha fatto male questa estate è stata: Palermo ai Palermitani. Orbene IO SONO PALERMITANO ED ORGOGLIOSO DI ESSERLO. Con vero affetto a tutti voi e a tutta la città, questo il mio augurio: è importante costruire insieme e non distruggere!!!”.