Smart Sicily| Solo un sogno? - Live Sicilia

Smart Sicily| Solo un sogno?

La Sicilia è chiamata a collaborare alla messa a punto di una strategia di ricerca e innovazione tecnologica per la specializzazione intelligent. Ci riuscirà?

 

Rosamaria Alibrandi
di
2 min di lettura

Il sito web EuroInfoSicilia, cofinanziato dalla Unione Europea, pubblicizza le iniziative connesse alla Politica di Coesione dell’U.E. per la programmazione 2014-2020, sostenuta con i Fondi Strutturali e di Investimento Europei e finalizzata alla realizzazione della Strategia Europa 2020 per una Crescita Intelligente, Sostenibile ed Inclusiva, che permetterà di mobilitare fino a 325 miliardi di euro. Il CIPE ha approvato, lo scorso Aprile, l’Accordo di Partenariato 2014-2020 dell’Italia, che contiene gli obiettivi tematici su cui concentrare gli interventi, inviato alla Commissione Europea per le verifiche prima dell’adozione definitiva.

Con riferimento alla Sicilia, il Dipartimento di Programmazione della Regione Siciliana ha avviato la redazione del Programma Operativo FESR 2014-2020; seguendo le indicazioni della Commissione Europea, la Regione intende promuovere uno strumento di consultazione pubblica, denominato OpenFesr, per accogliere ogni idea utile ad accrescere l’efficacia degli interventi cofinanziati, con l’obiettivo di coinvolgere il territorio nella condivisione delle strategie per porli in atto.

Ora, fermiamoci un momento a considerare lo stato attuale del sistema dei trasporti pubblici in Sicilia e a valutare la portata dell’odissea quotidiana dei circa sessantamila pendolari siciliani; a condurre un esame di realtà a fronte delle promesse governative relative alla tratta ferroviaria Palermo-Messina-Catania, che spicca fra le opere «ad altissima priorità» dello “Sblocca Italia”, che tuttavia non includono il collegamento ferroviario della Messina-Catania-Siracusa con l’aeroporto di Catania, del quale si parla da più di vent’anni. Poi, pensiamo alle nostre città come “smart cities”.

I siciliani riescono a credere che un tale progresso sia possibile? O anche solo a immaginarlo? A pensare, giusto come esempio, di circolare per le strade ordinate d’una città dove i servizi pubblici funzionino così bene che l’automobile non sia indispensabile, che abbia parcheggi adeguati alla crescita della popolazione e delle vetture? Un notissimo film rimanda l’immagine d’un perplesso Benigni che, mentre percorre in macchina le strade di Palermo, è destinatario di un sermoncino fulminante, entrato nel lessico isolano e nella storia del cinema, sulle “piaghe” della Sicilia: “Ma dove possiamo fare e non facciamo, perché in buona sostanza, purtroppo non è la natura ma l’uomo… dov’è? È nella tezza di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia e in patticolare Palemmo agli occhi del mondo… ehh… lei ha già capito, è inutile che io glielo dica… mi veggogno a dillo… è il traffico!”

Il traffico. Che sia destinato a restare il problema della Sicilia tutta? In attesa di soluzioni, siamo tutti pronti a definirci smart, naturalmente.


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