La Formazione professionale torna nell’occhio del ciclone. La vicenda di Emanuele Currao è davvero la punta dell’iceberg. Non è una frase fatta. Ci sono decine di persone – fra dirigenti, funzionari e dipendenti – indagati con l’accusa di avere intascato soldi pubblici o di avere fatto un numero spropositato di ore di straordinario.
Currao, funzionario dell’area Affari generali del dipartimento dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione, è stato raggiunto da un provvedimento di sequestro della Procura della Corte dei conti. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Palermo gli hanno tolto quasi settanta mila euro. Tecnicamente si chiama sequestro conservativo. In pratica, i finanzieri mettono i soldi da parte in attesa che la vicenda giudiziaria si concluda. La convalida del sequestro sarà decisa il prossimo 26 luglio.
Secondo l’accusa, Currao avrebbe gonfiato il suo conto conto corrente personale con i soldi della Regione che in realtà sarebbero dovuti servire per pagare i fornitori. C’è di più. Non solo Currao entrava nel sistema con la password della dirigente Concetta Cimino, ma lo avrebbe fatto in un periodo in cui in ufficio non doveva proprio metterci piede. Currao, infatti, è stato sospeso per sei mesi. Un provvedimento disciplinare deciso per via del suo coinvolgimento in un’inchiesta penale. Di più non trapela. Nonostante ciò da giugno a settembre dello scorso anno avrebbe fatto transitare il denaro nel suo conto corrente.
E non sarebbe stato l’unico. Le indagini della pocura della Corte dei conti vanno avanti nel massimo riserbo dalla fine del 2011 e sono venticinque fra funzionari e dirigenti indagati a vario titolo. Ci sono quelli che hanno distratto le somme e coloro che avrebbero dovuto vigilare per impedirglielo. Già mesi fa decine di persone hanno ricevuto un’informazione di garanzia dai magistrati contabili che hanno acceso i riflettori sulla Formazione. Un altro troncone di indagini riguarderebbe lo straordinario pagato dal Dipartimento. Tra il 2008 e il 2009 in molti casi lo straordinario di molti dipendenti avrebbe superato, e di gran lunga, le normali ore di servizio. Lo straordinario sarebbe stato liquidato da Concetta Cimino dirigente dall’area Affari generali del Dipartimento allora retto da Patrizia Monterosso.
Si continua a indagare. E c’è chi giura che presto potrebbero esserci sviluppi clamorosi. Non è escluso che oltre a quella contabile, anche un’altra Procura, quella ordinaria, potrebbe occuparsi della vicenda.