Sono i morti, non Halloween | E Palermo non esiste più - Live Sicilia

Sono i morti, non Halloween | E Palermo non esiste più

Commenti

    Il provincialismo per me è proprio il lamentarsi che si perdano le tradizioni.
    Le tradizioni non sono sempre esistite. Qualcuno a un certo punto le avrà pure introdotte, o no?
    Non vedo cosa ci sia di male a “importare” usanze da altri paesi e farle nostre.
    O forse dovremmo tenere i porti chiusi anche per abitudini e usanze?

    Ooooh finalmente!

    Era la prima vacanza dopo l’inizio della scuola, ti svegliavi presto per cominciare a giocare con il giocattolo che ti avevano “portato i morti”

    Un giorno intero solo a giocare, non come il giorno della Befana, ultimo delle vacanze di Natale e pieno di compiti.

    più che altro il 31 ottobre è la notte di Halloween, il 2 novembre è la commemorazione dei defunti…quindi non vedo il motivo di tutte ste discussioni inutili

    Chi ti misiru i muorti? Bella domanda, che i nati nella metà dell’altro secolo ancora ricordano.
    Oggi, impegni di lavoro, per chi ce l’ha, di connessione con il mondo di internet, con gli amici riducono il tempo di contatti prolungati in famiglia. E da vecchi consumisti (consumatori) ogni giorno è buono per un regalo se credi che hai qualcosa da farti perdonare da tuo figlio, contribuendo a rimpicciolire il giorno speciale del dono.
    Ma qualunque sia il motivo, oggi, non ci sono più bambini e ragazzini in trepida attesa rima e poi, il 2 mattina, impegnati nella ricerca del regalo nascosto da genitori “complici” dei morti.
    Ma c’è Halloween che offre un secondo carnevale. È festa per i bimbi, dicono. Ma qualche volta lo scherzetto lo fanno mamma e papà: ai figli basta il dolcetto, la festa in maschera è per i giovani genitori, ma anche per quelli che dai 40 in su si dicono ragazzi, almeno dopo una certa ora del giorno.
    E allora, chi ti misiru i muorti? Un pupu cu’ l’anchi tuorti.

    Le tradizioni vanno preservate, tutta questa spasmodica rincorsa alla moda è da stigmatizzare. Senza se e senza ma

    I milanesi a Palermo non li hanno portati certamente gli altri…

    Sono di sinistra e condivido articolo di d’alì. Viva le tradizioni popolari! ps: la vera sinistra è popolare e difende le tradizioni popolari. La pseudosinistra liberista, mercatista e modernista invece è l’altra faccia della medaglia del globalismo liberista, capitalista, occidentalista e tecnocratico che mette il modello americano e occidentale al centro del mondo.

    E poi, vuoi mettere il dolcetto di Halloween con le dame, i cavalier…, cioe’ con i pupi di zucchero?
    Ma della pupaccena in bella mostra nella vetrina dei soggiorni ci siamo ormai dimenticati.

    condivido, noi siamo stati i più fortunati.avevamo pochissimo ed eravamo Sereni è Felici.

    Concordo pienamente. Questa americanizzazione culturale è stata così invasiva da annullarci e ogni giorno noi europei siamo rimasti gli unici cretini al mondo a dargli credito

    Parole esatte..ma,purtroppo oramai,la società è ottusa,tende al brutto ed è sempre più ignorante ed indifferente,in poche parole..’piccolo borghese’ nella suacsccezione più brutta non tanto ‘ bene’ come scritto dall’autore,e questa globalizzazione così vuota di integrazione e,volontà di integrarsi e di volere che ci si integri,porterà a una,della disintegrazione della società con le sue conseguenze. S.B

    Bravo Eusebio Dali condivido in pieno. Bravo!

    Bravo concordo su tutto

    È solo ed esclusivamente consumismo allo stato puro spacciato per progressismo culturale.

    Era bellissimo, i nonni defunti ci facevano trovare le pistole lory o cobra, spesso anche fucili, con cui in genere ci si sparava per strada fino ad arrivare in ospedale con danni agli occhi permanenti.
    Ci trasciniamo questo culto dei morti in tutte le manifestazioni e forse i tempi sono cambiati, in meglio

    Faremmo bene a ricordarci dei vivi abbandonati in orrende e inadeguate case di riposo

    Lei vive in un mondo che non esiste più. Non esistono più i palermitani, né quelli buoni né quelli cattivi. Quelli che sono usciti dalle borgate a lavorano alla regione parlano con la e aperta, quelli che ci sono rimasti chiedono Dom perignon e non sanno che cosa sia e quante Marche migliori e meno costose esistano. Lei è un nostalgico come me, amante del mio dialetto e del buono e del brutto che c’era in questa città. È rimasto solo il fango e la movida, vocabolo spagnolo che anche voi giornalisti usate sempre . Ora arriva il natale: via crucis e…grande festa della cristianità. Tradotto: se hai soldi per abbuffarti e fare regali costosi sei l’ospite più gradito altrimenti e’ meglio che rimani a casa. Ed i pastori e le cornamuse? I pastori siano al pascolo, le muse da qualche altra parte; restano le corna: incentivate o tollerate in presenza di consistenti regali natalizi. Ho scritto perché mi fa piacere che qualcuno, ogni tanto, dica qualcosa con sincerità. Accade raramente anche fra i giornalisti ormai aggregati al gregge, nella gran parte dei casi.

    Sono perfettamente d’accordo, il mondo cambia e l’ex consigliere comunale forse vive ancora o è nostalgico di un mondo che si sta dissolvendo. Ma dove vive caro consigliere, non si accorge che è in atto un cambiamento globale di usi, lingue e cultura epocale e ci parla delle tradizioni siciliane, quelle ormai fanno parte della storia e della cultura siciliana, che è bene conservare ma della quale non dobbiamo e non possiamo essere prigionieri. La Palermo e la Sicilia di una volta non tornerà e non ci sarà più, se non nelle nostre menti. Internet, inglese, immigrati a go go hanno trasformato la nostra cultura, ed è perfettamente normale, le cose cambiano e Palermo e la Sicilia fanno parte del mondo. Mi scusi consigliere ma mi sa di speculazione, di nicchia alla quale si rivolge un volpone della politica. Candidatura in vista?

    Dal momento che è scomparso dalle vetrine di casa, non rimarrà più traccia del paladino con le gambe allargate, u’pupu di zuccaru cu’ l’anchi tuorti.

    W gli Usa

    W l’occidente

    palermitano occidentale, Usa e Getta (nell’indifferenziato)

    si si, peccato che sia stata la pseudo-sinistra di questi ultimi 20 anni a conttrastare l’interesse del popolo. Non per niente il PD definisce “populista” la destra. La sinistra deve tornare alle sue radici e non spacciarsi per tale per poi invece fare l’interesse esclusivo dell’elite.

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Nulla contro i termovalorizzatori e mi dispiace dare ragione a un M5S, ma realizzare un termovalorizzatore a Bellolampo è assurdo! Già la zona di Uditore Leonardo Da Vinci è un disastro, tassi di polveri sottili sempre ai massimi livelli (dati centralina via Di Blasi) già attraversata da milioni di auto e decine di camion della spazzatura, puzzolenti e inquinanti, che conferiscono da tutta la provincia e per questo intasano e impuzzano il tratto della la via Uditore tra via Da Vinci e Viale Regione di giorno e di notte per poi percorrere tutta via Leonardo da Vinci o Michelangelo e salire a Bellolampo, laddove chi oggi ha una villetta non riesce nemmeno a regalarla grazie alla Discarica e a questo traffico allucinante che tra l’altro, distrugge il manto stradale che nessuno si preoccupa di riparare. I termovalorizzatori invece devono essere realizzati fuori dalle città, vicino all’autostrada, in zona industriale (come a Catnia)! La discarica di Bellolampo va chiusa e bonificata! Bellolampo deve tornare ad essere una ridente collina residenziale con vista sul golfo di Palermo! Palermo non è la discarica di mezza Sicilia!

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