PALERMO – Capitano fino all’ultimo atto del campionato. Il suo giro di campo, in lacrime, ha fatto temere il peggio. L’annuncio di un addio che sembra imminente, di un saluto a quella piazza che da anni lo acclama. Uno dei pochi ad essere nel Palermo risalito in massima serie dopo il crollo in Serie B, il superstite dell’ultima retrocessione che evita, grazie alle sue parate, un nuovo baratro. Stefano Sorrentino e Palermo ora rischiano di separarsi, complice un contratto in scadenza e una trattativa per il rinnovo che non è mai decollata. Lui la decisione l’ha presa, anche se la vuole tenere per sé: “Ho salutato la gente che è venuta allo stadio, nei prossimi giorni dirò cosa ho deciso. Ho già preso la mia decisione, ma devo aspettare un attimo per parlare col grande capo. Pensiamo ad oggi, però, nei prossimi giorni dirò quel che sarà”.
Ancora qualche giorno di attesa, dunque, ma anche un enorme sospiro di sollievo. Su tutti, quello per aver mantenuto il Palermo lì dove l’aveva trovato, ovvero in Serie A. Una salvezza che ad un certo punto della stagione sembrava impossibile da raggiungere, ma il gruppo è stato bravo a svoltare proprio nel momento di maggiore difficoltà: “La svolta è stata la vittoria di Frosinone, ci ha dato la giusta carica e la consapevolezza di non essere così scarsi come volevano farci passare. Abbiamo dimostrato di essere uomini prima che calciatori. Io di mio sono sempre stato positivo. Tempo fa, dopo la partita con la Lazio, mandando un messaggio ad un mio amico famoso nel mondo del calcio, ho ribadito la mia certezza di potermi salvare”. E la salvezza di oggi ha un sapore diverso rispetto alla promozione di due anni fa: “Sotto un certo punto di vista questa gioia è maggiore rispetto a quella della promozione, che è stata più semplice. Ho vissuto mesi duri, svegliandomi alle quattro di mattina e pensando che in caso di retrocessione sarei stato uno dei pochi a viverla per due volte”.
L’ultimo pensiero, in pieno stile Sorrentino, è uno sfogo dedicato a chi non ha creduto in questo Palermo: “Quando succedono tante cose come quest’anno non è semplice, io però ci metto sempre la faccia. Perché sono il capitano e il giocatore più anziano”. Ma non è stato solo lui ad aver trascinato questa squadra verso la salvezza: “Abbiamo dimostrato di essere uomini con le palle, qui c’è gente che ha vinto un campionato del Mondo, chi ha vinto trofei in Spagna e chi andrà in una big”. Infine, la stoccata: “Ringrazio i tanti ex allenatori, ex dirigenti, ex giocatori, giornalisti e giornalai che ci hanno tirato merda addosso. Loro ci hanno dato la spinta per andare avanti. Io ci ho sempre creduto”.
