Sorrentino: "Voglio giocare| in serie A fino a 40 anni" - Live Sicilia

Sorrentino: “Voglio giocare| in serie A fino a 40 anni”

Non prende gol da 556 minuti, imbattibilità che attesta le grandi qualità dell’estremo difensore rosanero: “Non tengo la contabilità, ma so per certo che un periodo così lungo senza prendere gol non lo avevo mai vissuto e questo mi inorgoglisce”.

Il portiere rosanero
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PALERMO – Stefano Sorrentino è tornato leader. Le parate salva risultato a Cesena hanno confermato l’ottimo momento di forma del portiere che non vede l’ora di riassaporare la massima serie. Sorrentino, in un’intervista alla Gazzetta, ribadisce innanzitutto un concetto: “Il Palermo in B non c’entra nulla, ma non è giusto dire che la Serie A possiamo perderla soltanto noi. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di chi lotta per lo stesso obiettivo”.

Sorrentino non prende gol da 556 minuti, imbattibilità che attesta le grandi qualità dell’estremo difensore piemontese: “Non tengo la contabilità, ma so per certo che un periodo così lungo senza prendere gol non lo avevo mai vissuto e questo mi inorgoglisce”. Sorrentino bravo come il padre? Un paragone che per il portiere non regge: “Con papà non parliamo di calcio, ha sempre avuto paura che i suoi giudizi potessero condizionarmi. Però mi ha insegnato il rispetto e la correttezza che io cerco di inculcare alle mie figlie. Ci accomuna la sfortuna. Entrambi avremmo meritato di giocare in squadre da scudetto ma non siamo riusciti a cogliere certe occasioni. Papà poteva andare alla Juve al posto di Tacconi, ma c’era una clausola nel contratto col Catania che in caso di promozione in A sarebbe rimasto. E pure io dovevo andare a Torino quando si fece male Buffon, al posto di Storari, ma le società in extremis non si misero d’accordo”.

Sorrentino inizia anche a parlare di futuro: “Allenatore? No, o meglio, non voglio fare il tecnico perché non saprei come badare a 30 scalmanati. Mi vedo dirigente o magari procuratore. Però non so quando smetterò. Il mio sogno è di giocare a 40 anni in A. Sempre a Palermo? Non lo so, non riesco a guardare troppo in avanti perché ho paura d’invecchiare”. A gennaio scorso si fece avanti nuovamente il Chievo: “C’è stato un chiarimento privato col presidente Campedelli e col direttore Sartori e, in effetti, nel mercato invernale si sono mostrati seriamente interessati, ma avevo preso l’impegno di aiutare il Palermo a tornare là dove l’avevo preso”.


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