ROMA – “Come medici, infermieri e operatori sanitari sentiamo la necessità di essere presenti nel Mediterraneo. Sappiamo che sarà più complicato ma sappiamo anche che non stiamo compiendo nulla di sbagliato, secondo quello che prevedono le leggi internazionali”. A parlare con l’Ansa è Alessandro Porro, presidente di Sos Mèditerranée in merito a un’eventuale stretta del governo Meloni sulle ong che salvano i migranti in mare.
“Attendiamo le decisioni dell’Europa”
“Abbiamo già visto nel 2018 quando, sono state bloccate le ong in mare, quanto sia aumentata la pericolosità nel Mediterraneo e il tasso di mortalità, per cui continueremo a fare quello che facciamo, al netto di una pausa tecnica programmata di qualche settimana. Non si può essere intransigenti oltre la legalità. Il programma è quello di ripartire a dicembre. Intanto aspettiamo le decisioni dell’Europa su quanto sta succedendo”.
“Continuate a sostenerci”
Porro lancia un appello: “Quello che è successo nel 2018 ha gettato una cattiva luce sulle ong ed è diminuita la propensione dell”opinione pubblica a donare. Per questo potremmo avere delle difficoltà nel reperimento di fondi avere fondi, considerato che il 95% dei nostri introiti arriva dalle donazioni private. Chiediamo alle persone di continuare a sostenerci”. A Lampedusa, intanto, proseguono gli arrivi: oggi è stato il giorno di un mini sbarco di quattro tunisini giunti in gommone da Chebba.