Sos rifiuti a Palermo: Rap corre ai ripari, ma la crisi è dietro l'angolo

Sos rifiuti a Palermo: Rap corre ai ripari, ma la crisi è dietro l’angolo

I sindacati non ci stanno. Il rischio emergenza rifiuti
L'IMMONDIZIA IN CITTA'
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PALERMO – Si sono incontrati nella sede comunale di Palazzo Palagonia, ieri pomeriggio, per una lunga riunione. C’erano i vertici della Rap, la partecipata che si occupa dei rifiuti, con il presidente, Giuseppe Todaro. C’era il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. C’era l’assessore Pietro Alongi. L’appuntamento era stato fissato il 31 dicembre, ma la successiva ‘bacchettata’ del sindaco, nel corso di una intervista a vasto raggio, pubblicata su LiveSicilia.it, ha modificato il quadro. “Sui rifiuti, che rappresentano un tema caldo, sono preoccupato. La Rap non ha ancora dimostrato di essere in grado di migliorare i suoi standard – ha detto Lagalla -. Se ciò non accadrà, dovremo rivedere le forme e le modalità dei rapporti con l’amministrazione”. Dichiarazioni che hanno mandato in fibrillazione un contesto già fragile, chiamando in causa il malumore dei sindacati che, adesso, pensano di non rinnovare gli accordi interni.

Il chiarimento e il piano

Le indiscrezioni che filtrano – non ci sono prese di posizione ufficiali, proprio perché il momento è delicato – riferiscono di un soddisfacente chiarimento tra il sindaco e il presidente, nel contesto di un rapporto saldo. Lagalla stima Todaro perché lo considera capace di mettere ordine nel guazzabuglio della partecipata. Todaro, dal canto suo, ha scelto un profilo civico di servizio, in una matassa complicatissima. Le feste natalizie, con le loro concatenazioni di giorni, tra le ferie dei dipendenti e la consueta esiguità dei mezzi, hanno ampliato lo spettacolo sgradevole degli abituali cumuli di rifiuti. Da questa notte appena passata, la Rap scende in campo per recuperare la munnizza pregressa. L’obiettivo? Avvicinarsi alla normalità appena dopo l’Epifania.

Il malumore dei sindacati

Ma i sindacati sono, appunto, di malumore. Hanno recepito le parole del sindaco come un atto d’accusa nei confronti dei lavoratori e non ci stanno. Ecco perché, alla vista, ci sono decisioni che potrebbero accrescere il livello dell’emergenza. “Così non si può andare avanti – tuona il segretario regionale della Fit Cisl, Dionisio Giordano –. Non si può lavorare se mancano gli operatori ecologici e i mezzi. Ci sono stati dei concorsi per operatori e autisti, ma tutto è bloccato e non è arrivato nessuno. Abbiamo letto, con sconcerto, le incredibili dichiarazioni del sindaco. Mi auguro che il presidente Todaro la finisca di porgere l’altra guancia al Comune. Lagalla butta il pallone in tribuna e forse dovrebbe tirare le orecchie agli uffici comunali per la loro inerzia. Noi non accettiamo che questo gioco passi sulla pelle dei dipendenti che si sono tanto sacrificati. Ecco perché non rinnoveremo l’accordo sugli straordinari che scade il quindici gennaio”. Una reazione, nella legittima dialettica, che si presume unitaria. E che potrebbe risultare devastante, in termini concreti, per i servizi.


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