Sovraffollamento nel canile| Lida: "Situazione al collasso" - Live Sicilia

Sovraffollamento nel canile| Lida: “Situazione al collasso”

L'associazione animalista Lida Palermo aggiorna quotidianamente sul conto degli animali deceduti nel centro di via Tiro a Segno. La rappresentante Alessandra Musso: "Giungono notizie di cani che muoiono per il sovraffollamento dei box. Bisogna aumentare spazi e collaboratori".

PALERMO – È giunta allo stremo la situazione al canile municipale di Palermo. In attesa di conoscere il rapporto degli ispettori comunali, dall’associazione animalista Lida Palermo giungono notizie di cani che si sbranano tra loro o che muoiono abbandonati a se stessi. “Stamattina, intorno alle 10, uno dei cani è stato trovato morto, non si sa da quante ore, azzannato dai compagni del box – dice Alessandra Musso –. È già il secondo in un mese che muore così. I box al canile sono troppo sovraffollati, anche otto, nove soggetti per gabbia. E comunque il personale è insufficiente. Già il bando prevedeva dieci operatori, che per noi non bastano. In più ci sono giorni in cui gli operatori sono molti di meno. Ieri per esempio erano tre a dover pulire e gestire l’intera struttura di via Tiro a Segno, più due accalappiatori in giro con il furgone. Nulla da dire sul loro impegno, questi ragazzi non si fermano un attimo. Ma così non va”.

“Le due morti non sono casi isolati – continua la volontaria –, ci sono state tante aggressioni riconducibili allo stress di questi animali, che, da quando i volontari sono andati via dopo averlo gestito per nove mesi, escono molto meno dalle loro gabbie. La sgambatura si è ridotta tantissimo, prima era ogni giorno, adesso è ogni tre-quattro giorni a turno. Ora il bando scadrà e il nuovo canile ristrutturato sarà gestito da una nuova ditta. Il che significa che l’affetto di questi cani dovrà spostare ancora una volta i propri punti di riferimento. Lo troviamo vergognoso. E poi la Vifracos non rispetta tutti i mandati del contratto. Per esempio non hanno un autista per l’accalappiamento perché sostengono che debba essere il Comune a fornirlo, ma l’autista comunale è disponibile soltanto ogni tre giorni. Per non parlare delle sterilizzazioni, ferme a zero nel 2013. Le ultime le abbiamo fatte noi, occupandoci pure della degenza. Le dico solo che abbiamo un conto di 800 euro in sospeso con un veterinario. In questo modo la lotta al randagismo è ferma”.

“So che il Comune sta cercando delle soluzioni – conclude la Musso –, noi sosteniamo quella dei rifugi satellite, dove i cani rinascono rispetto a quel ‘carcere’ che è ormai diventata la struttura di via Tiro a Segno. Positiva anche l’idea di un altro canile. Per quanto riguarda la ristrutturazione, sarà utile soltanto se questo canile verrà finalmente reso, come sembra, una struttura sanitaria dove le sterilizzazioni procedano regolarmente. Altrimenti saranno soldi buttati”.


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