Una rete di pusher che spacciava cocaina e hashish a Bagheria (Palermo) muovendosi in prossimità di scuole e punti di ritrovo dei giovani è stata scoperta dai carabinieri che hanno eseguito nell’operazione “Green Park” 6 provvedimenti cautelari emessi dal Gip Giuliano Castiglia, su richiesta del procuratore aggiunto De Francisci e del sostituto Auricchio. Le indagini erano state avviate nel 2010 dopo le segnalazioni giunte ai carabinieri da insegnanti e genitori di alcune scuole superiori.
Sono state eseguite intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno documentato con telecamere i passaggi di droga e svelato l’ingenuo linguaggio cifrato degli indagati, che parlavano delle dosi “pizze” o “spaghetti”. Gli spacciatori si rifornivano a Palermo, dove è stato individuato il loro ‘grossista’, C.A., di 26 anni. Le dosi venivano confezionate da L.G., 19 anni, di Bagheria, e quindi vendute a 10 euro per l’hashish e 50 per la cocaina da altri quattro soggetti tra i 25 e i 35 anni. I carabinieri sostengono per gli indagati l’utile era del 300%.
Per il trasporto e la custodia della droga, gli indagati sfruttavano parenti incensurati e tra questi la convivente di uno spacciatore che nel corso delle indagini era stata fermata con 15 grammi di cocaina in dosi da mezzo grammo nascosta nelle parti intime. Durante le fasi investigative erano state arrestate in flagranza di reato 7 persone, segnalati alla Prefettura oltre 300 assuntori abituali e sequestrati complessivamente 200 grammi dicocaina e un chilo e mezzo di hashish.
