CATANIA. Una chiamata al 112 arrivata dai medici e dal personale del 118. Zero testimoni. Zero telefonate dalla scena dell’aggressione. Solo così i carabinieri hanno saputo del gravissimo episodio avvenuto ieri sera poco prima di mezzanotte. Un ragazzo di 21 anni è stato ferito da un colpo di pistola a Librino. Un colpo sparato forse da breve distanza e al culmine di una lite.
L’aggressore lo ha centrato all’addome. La vittima è un giovane descritto come lontano da ambienti riconducibili al crimine organizzato. Attualmente è ricoverato in prognosi riservata, dopo che è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’ospedale San Marco, dove è stato trasportato in ambulanza quasi subito dopo il ferimento.
Nonostante lo stampo mafioso dell’agguato, in un rione dove la mafia ha sparato e ucciso troppe volte in questi anni, non sarebbe questa l’ipotesi degli inquirenti. Secondo quanto trapelato, si propenderebbe di più per la pista legata a dissidi di natura personale. Forse un regolamento di conti, insomma, o uno scontro finito male per motivi che sono ancora tutti da comprendere.
Se così fosse, insomma, cruciale potrebbe rivelarsi la testimonianza della vittima, che potrebbe riconoscere l’aggressore. Le indagini sono dirette dai militari della compagnia di Catania Fontanarossa, che in queste ore stanno cercando di risalire all’identità dell’aggressore, anche analizzando gli ultimi contatti avuti dalla vittima.