"Il governo tecnico? | Non sarebbe uno scandalo" - Live Sicilia

“Il governo tecnico? | Non sarebbe uno scandalo”

"La punzecchiatura" di Cascio
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Francesco Cascio

“Mi auguro che il lavoro fatto dall’Assemblea regionale sulle riforme non venga vanificato dal governo”. Lo ha detto il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sul rischio che il governo Lombardo non riesca ad attuare le riforme varate dal parlamento regionale. “Spero – ha aggiunto Cascio – che non sia così come sostengono gli amici del Pd”

Cascio ha continuato: “Non so quanto durerà questa fase, ci vorrebbe Lady Barbara. C’é un’ambiguità politica ed è una situazione che non dà una prospettiva lunga. Abbiamo davanti obiettivi importanti come il disegno di legge sulla burocrazia, che sarà approvato perché atteso, ma per il futuro ci vorrebbe un quadro politico più chiaro con una maggioranza vera e una opposizione. Al momento andiamo avanti alla giornata”.Per il presidente dell’Ars, comunque,  l’ipotesi di un governo tecnico alla Regione “non sarebbe uno scandalo”. “Sarebbe qualcosa richiesto dalla politica – ha detto Cascio, a margine della presentazione del primo rapporto sull’attività legislativa dell’Ars durante l’attuale legislatura – su cui immaginare una prospettiva di qualche mese per poter fare le riforme necessarie e dovrebbe coinvolgere tutti. Sarebbe un modo per arrivare a fine anno”.

Il bilancio dell’Ars
Sono 53 le leggi approvate dall’Assemblea regionale dall’inizio della XV legislatura a oggi, 400 le audizioni nelle commissioni parlamentari. E’ quanto emerge dal primo rapporto sullo stato dell’attività parlamentare legislativa e parlamentare presentato a Palazzo dei Normanni dal presidente dell’Ars Francesco Cascio in occasione del 63/o anniversario della prima seduta del parlamento regionale, il 25 maggio del 1947. “L’idea del rapporto – ha detto Cascio – è il risultato finale di un percorso avviato da tempo all’interno dell’istituzione assembleare che trova fondamento nel disegno più ampio di efficientismo che l’amministrazione ha abbracciato in questi ultimi anni”. Per Cascio dal rapporto “emerge più di una condizione per respingere al mittente alcune delle accuse susseguitesi in questi mesi che ingenerosamente hanno accentato il parlamento come un organo lumaca” e ha sottolineato che “la puntualità, la presenza dei deputati in commissione e in aula, molto più intensa rispetto al passato, è un monito anche per responsabilizzare il governo”.


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