Sperone, operatore Rai aggredito: "Allarmati per mancato intervento" - Live Sicilia

Sperone, operatore Rai aggredito: “Allarmati per mancato intervento”

Tensione dopo l'omicidio

ROMA – Il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai “stigmatizzano con forza quanto accaduto a una troupe al lavoro per la Tgr la sera del 26 febbraio nel quartiere Sperone di Palermo, nel luogo dove era da poco avvenuta una sparatoria con conseguenze mortali. Un operatore si è recato sul posto per girare immagini legate al grave fatto di sangue ed è stato aggredito verbalmente e fisicamente e minacciosamente, strattonato da persone che si trovavano sulla scena del delitto, allo scopo di impedirgli di svolgere il suo lavoro di documentazione e informazione per il telegiornale regionale della Rai”.

“Episodio preoccupante”

“L’episodio – prosegue la nota – è già di per sé preoccupante alla luce del clima che si respira in città dove negli ultimi tempi si sono registrati numerosi casi di violenza che la Tgr Sicilia ha il dovere di raccontare. Ma a renderlo ancora più allarmante è il mancato intervento delle forze di polizia che si trovavano sul posto a presidiare la scena del crimine: l’operatore sottolinea infatti di aver chiesto tutela agli agenti per poter continuare a svolgere il proprio lavoro”.

Il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr della Tgr “rivendicano il diritto e il dovere di tutti i colleghi, sia giornalisti che operatori, di documentare con il racconto e le immagini casi di cronaca così eclatanti e, ricordando che il diritto all’informazione è tutelato dalla Costituzione, chiede alla Questura di fare luce sui fatti, sia in merito all’aggressione che al mancato intervento delle forze di polizia presenti sul posto, per fare in modo che episodi di questo genere non si ripetano mai più”.

La solidarietà dell’Odg

L’Ordine dei giornalisti Sicilia esprime solidarietà ai colleghi della troupe del Tgr Rai, aggrediti ieri sera durante lo svolgimento di un servizio. L’aggressione a margine di quanto accaduto nel quartiere Sperone di Palermo, dove era da poco avvenuta una sparatoria con conseguenze mortali. Un operatore si è recato sul luogo per effettuare delle riprese video ed è stato aggredito dapprima verbalmente, poi fisicamente e minacciosamente, strattonato da persone che volevano impedirgli di svolgere il proprio lavoro”. E’ quanto si legge in una nota. “Un episodio che l’Odg Sicilia stigmatizza, ribadendo con forza la centralità del diritto di cronaca in democrazia, diritto sancito dalla Costituzione”, conclude la nota.

La nota di Assostampa

Assostampa Palermo, insieme alla segreteria regionale e al Gruppo cronisti, esprime solidarietà all’operatore del Tgr Sicilia che ieri sera è stato aggredito nel quartiere Sperone, mentre documentava un grave fatto di cronaca. Il Cdr e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai hanno denunciato che alcune persone presenti sulla scena del delitto avrebbero, con minacce e violenza fisica, impedito al collega di svolgere il lavoro di documentazione e informazione per il telegiornale regionale della Rai.

“Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che avviene in città e che condanniamo con fermezza. L’anno scorso sono stati sette i casi di minacce o violenza che hanno coinvolto cronisti palermitani e pubblicamente denunciati dall’associazione della stampa – si legge in una nota – Purtroppo è la dimostrazione di come il pesante clima di delegittimazione verso la stampa si traduca spesso in episodi di intolleranza nei confronti dei giornalisti, che per svolgere la professione sono costretti a mettere a rischio quotidianamente la propria incolumità. Rivolgiamo un appello alle forze dell’ordine e in particolare al Prefetto di Palermo, Massimo Mariani, che sappiamo sensibile al tema, affinché sia assicurata ai giornalisti una maggiore sicurezza e garantito a tutti i cittadini il diritto a una completa e tempestiva informazione”.

La reazione dei vertici

“Non ci arrendiamo all’arrendevolezza e come servizio pubblico intendiamo ogni giorno ribadire l’importanza della libertà di informare e di poterlo fare senza essere minacciati”, così i vertici aziendali commentano l’ennesimo episodio che vede “un collega della Rai aggredito verbalmente e fisicamente per il fatto di essersi recato a documentare un grave episodio di cronaca nera da poco accaduto”. “Il compito del servizio pubblico – proseguono i vertici di Viale Mazzini – è quello di raccontare e documentare in maniera imparziale gli avvenimenti, sempre a sostegno della legalità e dell’operato di magistratura e forze di polizia. Per questo stigmatizziamo con forza quanto accaduto a Palermo nei confronti di un nostro operatore della Tgr e chiediamo di fare chiarezza sugli avvenimenti che lo vedono coinvolto. La Rai sarà sempre sul territorio a presidio della legalità e a tutela di cittadini”.

La solidarietà della politica

“Esprimo piena solidarietà alla troupe Rai aggredita a Palermo. Le aggressioni verbali e fisiche e le minacce rivolte a giornalisti e operatori dell’informazione al fine di impedirgli di svolgere il proprio lavoro sono intollerabili e rappresentano una deriva pericolosissima per la nostra democrazia. Mi auguro che i responsabili siano identificati al più presto e si faccia luce su tutta questa vicenda, a tutela della libertà di stampa e di informazione”. Così la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia commentando l’aggressione a una troupe al lavoro per la Tgr la sera del 26 febbraio nel quartiere Sperone di Palermo.


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