Spese "pazze" all'Istituto del vino | "Da restituire quasi tre milioni" - Live Sicilia

Spese “pazze” all’Istituto del vino | “Da restituire quasi tre milioni”

Commenti

    ………..perchè non guardano pure quanto è cresciuto il comparto a seguito delle missioni in Brasile, India, Norvegia, Russia, Giappone, Cina, Corea e Canada.
    poi ivv è un ente controllato dalla regione ogni impegno di spesa va al visto della regione, come mai, gli unici responsabili sono solo due?

    c’è qualcosa che non quadra………….. e forse più di una

    ..e poi senza l’istituto chi fa i controlli sulla certificazione? si rischia di affossare un comparto

    Quando si dice tarallucci e vino ….

    I picciotti s’addiviertino! E natri pagamo

    Anzicchè di vino si sono ubriacati di milioni….

    Non è la prima volta che si sente il nome del Dottor Cartabellotta,come sempre ne uscirà pulito cosi come sostiene di essere. Nessuno pagherà niente,gli avvocati sapranno difenderli e tuttto si concluderà con un nulla di fatto.(Purtroppo).

    I soliti noti.Quelli buoni per tutte le stagioni.Da questi personaggi siamo stati amministrati.E loro si sono fatti i bagni.

    E’ il caso di dirlo: si sono ubriacati di malamanera.

    E gli avvocati chiederanno per i propri assistiti, così come è successo in passato per tanti altri dirigenti regionali messi in discussione, un risarcimento milionario che la Regione sarà costretta a pagare vista l’incapacità ampiamente dimostrata di sapersi difendere in giudizio.

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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