Sport fa rima con speranza | Inaugurato il Festival della Legalità - Live Sicilia

Sport fa rima con speranza | Inaugurato il Festival della Legalità

Partita, a Villa Filippina, la manifestazione dedicata ai temi della lotta alla criminalità. Sul palco, il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, il presidente del Coni Sicilia Giovanni Caramazza ed esponenti delle forze dell'ordine.

La prima giornata dell'evento
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PALERMO- La quinta edizione del Festival della Legalità ha avuto inizio in una calda domenica mattina a Villa Filippina. E la prima giornata dell’evento organizzato dalla Zerotre e dall’Associazione Villa Filippina con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza della Regione Siciliana, del Comune di Palermo e dell’Università degli Studi di Palermo e con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, è stata dedicata allo sport.

Sul palco di Villa Filippina gli ospiti si sono alternati al microfono, per rimarcare l’importanza di iniziative all’insegna della legalità e per parlare del lavoro che viene fatto ogni giorno per sconfiggere ogni tipo di mafia. Il primo a prendere parola è stato il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità che ha collaborato per la realizzazione di una delle due mostre esposte a Villa Filippina, quella dedicata alla memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia: “L’eredità di quel tragico evento è un ricordo che la società civile non potrà mai dimenticare, ma adesso la gente è dalla nostra parte. Questa tremenda morte è riuscita in modo efficace a far aprire la gente, a farla collaborare con noi. Si può combattere la mafia soprattutto tramite la partecipazione dei cittadini”. L’altra mostra si trova tra i portici della Villa ed è dedicata al cronista di giudiziaria Mario Francese ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979, intitolata “Una vita in cronaca. Per rompere il silenzio”.

Sono i rappresentati delle forze armate invece a descrivere gli aspetti più tecnici di un lavoro di prevenzione e azione contro la criminalità. “Stiamo lavorando bene sul territorio, con ottimi risultati sia dal punto di vista della prevenzione che da quello della repressione: il numero di arresti è incrementato grazie al nostro lavoro”, afferma orgogliosa Maria Cristina Fatuzzo, rappresentante della Questura di Palermo. Le fa eco il rappresentante del comando provinciale della Guardia di finanza Angelo Di Prata: “C’è un’azione costante che rende frutti: il controllo, anche economico, del territorio monitora in modo mirato tutte le zone della città per poter vivere meglio nel rispetto della legge.”

L’intervento più appassionato è stato quello di Croce Di Marco, direttrice dell’Agenzia delle entrate: “La mafia è un fenomeno che finirà. La società è cambiata e adesso si denuncia ciò che non va: si sta facendo tanto per migliorare e questo processo, portato avanti soprattutto dai giovani, culminerà con la fine della criminalità organizzata”.

La parola è poi passata il presidente del Coni Sicilia, Giovanni Caramazza: “Esiste da sempre un binomio stretto tra sport e legalità: un ragazzo che si approccia allo sport impara immediatamente che esistono delle regole e che vanno rispettate. Parlando di legalità, non c’è manifestazione scolastica o istituzionale che sia efficacie tanto quanto una manifestazione sportiva: la Sicilia è la regione con meno impianti sportivi in Italia, ma è tramite le regole dello sport che si deve veicolare la lotta alla mafia”. Ed è con queste parole che ha preso il via la quinta edizione del Festival della Legalità e la Giornata dello sport: all’interno della Villa, infatti, è stato allestito un villaggio del Coni dove poter praticare una vasta gamma di sport, dal tiro con l’arco alla scherma, dal calcio alla pallavolo, dal rugby al taekwondo, dal tiro a segno al badminton.

Villa Filippina riapre domani alle 10, per la seconda giornata del Festival della Legalità, improntata stavolta sul tema “Una burocrazia più efficiente per combattere la corruzione?”. Interverranno l’imprenditore ed ex assessore regionale Andrea Vecchio, il direttore generale dell’assessorato regionale alla Famiglia Rosolino Greco e l’attore Ernesto Maria Ponte.


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