CATANIA – Teatro Stabile: gli attori passeranno da una collaborazione a partita iva a un rapporto di lavoro subordinato. Questo il contenuto dell’accordo, siglato tra i vertici del teatro etneo e la Slc Cgil di Catania, che permetterà alla categoria, precaria per eccellenza, di avere maggiori tutele. “Cambia il rapporto di lavoro, da una precarietà che scaturiva da un rapporto di libera professione si passa a un lavoro subordinato, con contratti a tempo determinato della durata di tre anni”, spiega Aldo Toscano, coordinatore sezione attori Slc Cgil etnea. “Si tratta di un accordo innovativo e per certi versi rivoluzionario, che parte da Catania, e che si auspica possa fungere da viatico per tanti altri accordi che potrebbero essere sottoscritti su tutto il territorio nazionale”.
Il punto centrale sono le garanzie derivanti dal tipo di contratto. Nello specifico “l’accesso alla disoccupazione e alla tutela infortunistica (che gli attori a differenza delle maestranze non hanno mai avuto)”, spiega Toscano. “Le tutele sono quelle che derivano da un contratto a tempo determinato – gli fa eco il segretario della Slc Davide Foti- come una paga non più contrattabile individualmente”. “La subordinazione- continua il sindacalista- fornisce una serie di garanzie da un punto di vista previdenziale (contributi versati dall’Ente e non più dal lavoratore), la certezza dell’accesso agli ammortizzatori sociali quando cessa il rapporto lavorativo e l’assicurazione all’interno del posto di lavoro”. Il quadro normativo a livello locale viene dunque a mutare e già in tanti auspicano che lo stesso possa avvenire in ambito nazionale.