"Presto operativo il centro di Mineo" | Lombardo: "No alle deportazioni" - Live Sicilia

“Presto operativo il centro di Mineo” | Lombardo: “No alle deportazioni”

Avvistato altro barcone
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Altri quattro barconi sono approdati in nottata tra Lampedusa e Linosa, dopo i 224 migranti giunti ieri sera. I primi tre sbarchi, poco prima delle mezzanotte, sono avvenuti direttamente a terra: prima sono stati bloccati sette extracomunitari a Linosa, la piu’ piccola delle Pelagie, poi altri 34 e ancora 36 a Lampedusa. L’ultimo arrivo all’1.50 quando la Guardia Costiera ha soccorso una ”carretta” con 83 immigrati a bordo. Sono 24 i barconi che negli ultimi due giorni hanno raggiunto le Pelagie, per un numero complessivo che sfiora le 1.700 persone. Tutte le imbarcazioni sono partite dalle coste meridionali della Tunisia. Questa mattina sara’ a Lampedusa il commissario straordinario per l’emergenza, il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso, che incontrera’ il sindaco Bernardino De Rubeis e con le forze dell’ordine.

Il centro che dovrà accogliere la quasi totalità degli immigrati richiedenti asilo, e che si trova a Mineo, nel catanese, nel Residence degli Aranci, un tempo usato dai militari Usa di Sigonella “sarà operativo da domani o da dopodomani”. L’ha detto a Lampedusa il commissario straordinario per l’emergenza immigrazione, Giuseppe Caruso. “La struttura – ha aggiunto – ospiterà duemila dei 2.300 richiedenti asilo finora ospitati nei vari centri del territorio nazionale. I restanti 300, che sono le persone con svantaggi fisici e impossibilitati a essere trasferiti, rimarranno dove si trovano attualmente”. A proposito delle perplessità manifestate da alcuni sindaci del catanese sulla scelta del sito, Caruso ha spiegato che “qualche dissenso ci sta. Il ministro Maroni – ha osservato – ha cercato il consenso e l’adesione di tutti”. Caruso ha poi aggiunto che “la decisione di requisire il Residence è stata un escamotage tecnico per evitare le lungaggini di un normale contratto di locazione”.

Lombardo: “No alle deportazioni”
“A Mineo la questione è politica e non umanitaria
. La mia è una cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità. Qui non si tratta degli immigrati clandestini in cerca di libertà come le migliaia che stanno arrivando a Lampedusa”. Lo scrive il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo sul suo blog. “Si sta usando questo clima di grande preoccupazione per la presunta invasione dell’Europa per deportare in territorio siciliano, a Mineo, – aggiunge – 2 mila persone che non costituiscono nessuna emergenza. Si tratta di persone che si trovano già in Italia, divise in 10 centri diversi, quindi circa 200 persone a centro. E sono riuniti in questi centri, credo, con criteri di una omogenietà fra di loro di tipo politico, religioso, di provenienza geografica”. “Tutte persone che hanno chiesto asilo politico, il che vuol dire – osserva – che si sentono aggrediti, oppressi e violentati dai loro governi. Perché si mettono tutti insieme? Perché le regioni che attualmente li ospitano se ne possano liberare? Forse perché c’é la solita Sicilia che tanto subisce e accoglie tutto? Persone che non potranno essere costrette a star lì ma che avranno naturalmente il diritto di uscire e tornare la sera, in una realtà già complicata dal punto di vista della sicurezza. Che cosa succederà? Queste persone si aggireranno per le campagne? I coltivatori come potranno reagire? Il problema ce lo dobbiamo porre”. “E soprattutto cosa succederà poi, quando il 75% di loro vedrà accolta la richiesta di asilo politico? – conclude – Si integreranno dove e come? In un territorio in cui i tassi di disoccupazione sono tra i più alti d’Italia? O il governo intende mettere su una serie di imprese che potranno dare lavoro ai siciliani e anche a questa gente? Niente di tutto questo naturalmente. Si parla tanto di solidarietà ma in questo caso la solidarietà non c’entra nulla”.

Un barcone con una trentina di immigrati a bordo è stato avvistato a circa 55 miglia da Lampedusa, in acque di competenza tunisina. La Capitaneria di Porto ha già allertato le autorità del paese Maghrebino. E’ il primo avvistamento della giornata: nell’Isola dalle 2 di stanotte non ci sono stati né arrivi né segnalazioni di barche in navigazione verso Lampedusa.


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