Crisi Stm, Ugl Metalmeccanici: "Delusi dall'incontro con l'azienda"

Crisi Stm, Ugl Metalmeccanici: “Delusi dall’incontro con l’azienda”

Mazzeo: "Il governo convochi il tavolo". Critiche anche dalla Fismic Confsal

CATANIA L’incontro di ieri a Catania tra dirigenti di Stmicroelectronics e i sindacati “ha deluso le nostre aspettative in quanto non abbiamo avuto risposte concrete su domande essenziali per i lavoratori”.

La delusione dell’Ugl

Lo afferma il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Angelo Mazzeo. “Questo – aggiunge Mazzeo – ci ha lasciato non poche perplessità, in quanto avremmo voluto ricevere maggiori dettagli e chiarezza sia dal punto di vista industriale che su quello della forza lavoro attualmente in organico”.

“Le lavoratrici e i lavoratori meritano chiarezza e risposte certe. Infatti non abbiamo ricevuto risposte chiare sulla cassa integrazione per i 2.500 lavoratori del sito di Catania e sull’effettiva necessità di questa misura o se saranno previsti per il 2025 ulteriori periodi di cassa integrazione. Non ci hanno fornito notizie sul piano di pensionamenti e prepensionamenti, non è chiaro quanti lavoratori in Italia saranno coinvolti e quali saranno le tempistiche e le modalità di esodo”.

“Non ci è stato detto quale sarà il futuro delle unità produttive esistenti, lasciando in sospensione decisioni che potrebbero incidere sul futuro occupazionale – conclude Mazzeo – abbiamo già chiesto un ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e chiediamo incontro al governo che convochi al più presto. Un tavolo ministeriale con la partecipazione di Stm e delle organizzazioni sindacali per chiarire tutti i punti rimasti in sospeso fondamentali per la serenità delle lavoratrici e dei lavoratori e delle proprie famiglie”. 

Fismic Confsal

“Il tanto atteso incontro nazionale con StMicroelectronics” di ieri nella sede di Confindustria Catania “purtroppo l’attesa non ha prodotto il risultato sperato” perché l’azienda ha “fornito risposte parziali e insoddisfacenti rispetto alla tante domande poste da tutti sindacati al tavolo”.

Lo afferma Saro Pappalardo, coordinatore nazionale Fismic Confsal. “Stm ha confermato, così come aveva già fatto a dicembre, gli investimenti sul Sic a Catania e sul 300 millimetri ad Agrate – aggiunge il sindacalista – ma non ha risposto alla domanda su cosa intende con l’annunciata ‘rimodulazione della base produttiva’ e non ha presentato nemmeno un piano che ci faccia capire come intende realizzare gli obiettivi finanziari. È evidente pertanto che non possiamo che essere totalmente insoddisfatti, perché le risposte avute non hanno fugato le preoccupazioni che abbiamo”.

Secondo Pappalardo “l’incontro ha confermato quindi per noi l’importanza di avere con urgenza un incontro al ministero dove rivendichiamo l’illustrazione di un Piano Industriale completo che ci dia risposte chiare sulle prospettive dei reparti produttivi, sulle missioni di ogni sito presente in Italia e, soprattutto sull’occupazione”.

“Stm – osserva il sindacalista – è un’azienda strategica e ci aspettiamo dal Governo, che fra l’altro ferma il 13,5% delle quote azionarie, il massimo sostegno affinché non solo non ci sia un arretramento rispetto a oggi, ma soprattutto si mettano in campo tutte le azioni possibili per uscire dalla crisi più forti da come ci si è entrati”.

“Fino a che non ci sarà quindi l’incontro al ministero – conclude Pappalardo – viene mantenuto lo stato di agitazione dei lavoratori di tutti gli stabilimenti italiani e valuteremo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, le azioni da mettere in campo per ottenere le garanzie necessarie per tutelare l’occupazione e il futuro delle stabilimenti”. 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI