Targhe alterne “congelate” per altri quindici giorni, nonostante tutto. Prima passi la Pasqua, poi si vedrà. L’amministrazione comunale palermitana, nel corso di una riunione tenutasi oggi, ha deciso di non mettere mano all’ordinanza che da due settimane ha esteso la zona a traffico limitato a tutta la città. Anche se i dati sull’inquinamento atmosferico, rilevati quotidianamente dalle centraline dell’Amia, non abbiano fatto registrare il miglioramento tanto atteso della qualità dell’aria a Palermo, rispetto a quando i divieti di circolazione erano circoscritti al solo centro cittadino. E a dispetto degli ultimi annunci, che sembravano avere aperto uno spiraglio ad un immediato cambio di rotta; ad esempio vietando tutti i giorni la circolazione alle auto Euro 0.
Niente da fare. Se qualcosa da cambiare c’è perché le targhe alterne a Palermo portino i loro frutti, non è nell’immediato che verrà applicato. Ma la porta non è chiusa all’adozione di eventuali miglioramenti in corsa, per un provvedimento che è solo l’ultimo adottato dall’amministrazione guidata dal sindaco Diego Cammarata, per fare scendere il tasso di inquinamento in città. A confermare il possibile ricorso a future modifiche è Francesco Scoma, assessore comunale al Traffico: “L’amministrazione è disponibile all’adozione di nuove misure. Per adesso abbiamo deciso di soprassedere, ma finite le festività pasquali potremmo decidere in favore di provvedimenti più drastici, affinché l’ordinanza sulle targhe alterne possa essere migliorata”.
Il monitoraggio della qualità dell’aria che i palermitani respirano, poi, è affidato ad una rete di centraline che sta mostrando più di una smagliatura. Alcune stazioni di rilevamento, infatti, non rilevano alcunché, dopo che la ditta cui era affidato il servizio, la Sepram, ne ha sospeso la manutenzione, non essendo pagata dall’Amia da due anni.
Però ad occuparsi del servizio di controllo del funzionamento delle centraline in futuro potrebbe essere l’Arpa, stando a quanto è uscito dalla riunione di giunta di oggi: “Stiamo avviando un percorso di collaborazione con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – assicura Scoma -, per quanto riguarda il monitoraggio e la manutenzione”.
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