Stop cessione crediti, Cgil teme la perdita di 100mila posti di lavoro - Live Sicilia

Stop cessione crediti, Cgil teme la perdita di 100mila posti di lavoro

Per l'associazione dei bancari il provvedimento fa chiarezza e consente di riattivare le compravendite dei crediti di imposta

Superbonus: dopo le decisioni del governo è il giorno della protesta. Il decreto di tre soli articoli è già arrivato in Gazzetta e il blocco alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura è già operativo. Uno scossone che spaventa sindacati e imprese.

L’Abi promuove il provvedimento: “fornisce un chiarimento per la certezza giuridica delle cessioni dei crediti e contribuisce a riattivare le compravendite di tali crediti di imposta”.

I lavoratori edili della Cgil temono la perdita di 100mila posti di lavoro e annunciano di essere pronti alla piazza contro la decisione dell’esecutivo. Le associazioni imprenditoriali, grandi e piccole, temono fallimenti a catena: chi parla di 25mila aziende a rischio, chi di 40mila.

Accende la polemica politica politica.

E lanciano un allarme sulla tenuta sociale della scelta fatta. Che il governo difende: “Si doveva intervenire per arginare una situazione abnorme con 110 miliardi per il Superbonus che gravavano sulle casse dello Stato”, spiega il viceministro all’Economia Maurizio Leo, l’esperto fiscale più vicino alla premier Giorgia Meloni che parla di intervento mirato. “La responsabilità di quello che è accaduto – afferma anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani – è del governo Conte, del governo dei 5 stelle, siamo stati costretti”.


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