'Strada facendo' sono 70: buon compleanno Claudio Baglioni - Live Sicilia

‘Strada facendo’ sono 70: buon compleanno Claudio Baglioni

"Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'è"

ROMA, 16 MAG – “E’ una sorpresa indescrivibile. Ma come vi e’ saltato in mente?!? Nel quartiere dove sono stato bambino e adolescente. A Centocelle, dove sono diventato un ragazzo. Nella piazza in cui son salito, per la prima volta, su un palco senza lontanamente immaginare quel che sarebbe accaduto in seguito. Su una parete della casa famiglia San Felice proprio davanti a quel palchetto del tempo che fu. L’avete pensata bella. Una gran cosa per una buona causa. Il mio apprezzamento e la mia gratitudine non hanno voce e parole sufficienti e adeguate”. Claudio Baglioni ringrazia sui propri social i fan per i tanti doni e pensieri arrivati da parte dei fan dell’artista in occasione dei suoi 70 anni, compiuti oggi, 16 maggio. In particolare, Claudio Baglioni fa riferimento alla realizzazione del murales creato da un suo gruppo di fan presso Casa San Felice, casa-famiglia gestita dal parroco dell’omonima chiesa nel quartiere romano di Centocelle a Roma (Piazza di S. Felice da Cantalice, 20) che raffigura un primo piano dell’artista unitamente alle note e alle parole di “Strada facendo”, celebre brano del 1981 (foto del murales in allegato). Lo staff di www.doremifasol.org (sito di riferimento per i fan di Baglioni) e i numerosissimi seguaci hanno unito le forze con lo street artist Mauro Palotta, in arte Maupal, per realizzare un murales celebrativo in un luogo simbolico per Claudio Baglioni. “E’ una sensazione bizzarra e stupefacente – aggiunge l’artista -. E, per una volta tanto, fa davvero piacere essere “sbattuti su un muro”. Un muro, che in quegli anni, temevo si alzasse per sempre tra me e tutti gli altri e che oggi si fa testimonianza di un incontro che dura da allora. Un insieme di piccole storie vissute o mai risapute che la vita ha narrato nel romanzo di ognuno di noi. Nello stesso momento ringrazio coloro che con doni e pensieri diversi si sono ricordati di me e della mia prossima eta’. Sono tanti di numero e ciascuno con la sua firma e la sua fantasia. A tutti vorrei dire il mio bene perche’ a darlo non ne sarei capace. Si cresce e ci si fa grandi ma non si smette mai di essere timidi e schivi. A combattere il tempo come si fa? Si puo’ battere ancora a tempo di musica. Sul tempo che va”. (ANSA). 


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