Altavilla Milicia, "c'è il demonio in casa": uccide la moglie e due figli - Live Sicilia

Altavilla Milicia, “c’è il demonio in casa”: uccide la moglie e due figli

Antonella Salamone, Giovanni Barreca e il luogo della strage
Una terza figlia si è salvata. Sospetti su una coppia di amici
PROVINCIA DI PALERMO
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4 min di lettura

ALTAVILLA MILICIA – È stata una strage. Un uomo di 54 anni, Giovanni Barreca, ha ucciso la moglie, Antonella Salamone, e due figli Kevin ed Emanuel, che hanno 5 e 16 anni. Una terza figlia si è miracolosamente salvata. È accaduto in via Regia Trazzera Marina di Granatelli ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Il corpo della moglie non è stato ancora trovato. Ci sono forti sospetti sul coinvolgimento di una coppia di amici dell’assassino.

Ferocia e fanatismo religioso

I particolari della tragedia non sono ancora del tutto chiari, ma sarebbero agghiaccianti per la ferocia e le modalità dei delitti. È stato l’uomo, dopo il triplice omicidio, ad avvertire i carabinieri che lo hanno arrestato a Casteldaccia intorno alle 3 di notte. Le indagini sono affidate al Reparto operativo di Palermo. Sul posto anche i militari della scientifica.

Il luogo della strage

La dinamica

Barreca, che di mestiere fa l’imbianchino, avrebbe ucciso i figli. Si parla di strangolamento con l’utilizzo di catene. La terza figlia di 17 anni è riuscita a scampare alla strage per ragioni ancora non chiare. Poi l’uomo ha assassinato la moglie ed è uscito di casa. Una volta giunto nella vicina Casteldaccia ha chiamato il 112. Ha spiegato che doveva liberarsi della presenza del demonio in casa, che sentiva strane presenze, che probabilmente i familiari fossero posseduto da Satana. Ha confessato gli omicidi, anche quello della moglie il cui corpo però non è stato ancora trovato.

La coppia di amici

L’uomo ha fornito versioni contrastanti. Potrebbe avere bruciato il corpo della donna o averlo sepolto da qualche parte dopo averlo fatto a pezzi. Quando i carabinieri sono arrivati in casa c’era la figlia in stato confusionale. Sarebbe solo riuscita a spiegare di essersi svegliata e di avere visto i fratelli morti. I carabinieri stanno anche valutando la complicità nella strage di una coppia di conoscenti. La furia omicida è esplosa in un contesto di fanatismo religioso, la coppia potrebbe avere convinto Barreca della necessità di compiere la strage per liberarsi della presenza del demonio. Una delle piste investigative è quella di un delitto che potrebbe essere maturato per l’adesione di Barreca a gruppi o sette religiose che lo avrebbero potuto portare a compiere il delitto.

Lo stupore dei parenti: mai sospettato nulla

“Non riusciamo a capire come sia stato possibile tutto questo. Sapevamo di liti come ce ne sono in tutte le famiglia ma non potevamo pensare che potesse succedere quello che è accaduto”. Lo dicono due parenti dei bambini uccisi dal padre, Giovanni Barreca, ad Altavilla Milicia. Le due donne, zia e nonna della vittima, sono arrivate dal loro paese di origine, Aragona, non appena hanno appreso la notizia. “Lui era molto religioso. Lavorava tanto. Lei faceva la badante. Lui cercava di accontentarla in tutto. Ancora non riusciamo a comprendere. Ora cerchiamo di abbracciare mia nipote”, dicono riferendosi all’unica figlia sopravvissuta alla strage.

“Avevano problemi economici, qualche volta litigavano ma non potevamo mai immaginare una tragedia del genere. Lui era molto religioso, frequentava la comunità evangelista, andava spesso a Bagheria. Lui ripeteva sempre Dio è con noi. Lavorava molto come muratore e operaio ma i soldi non bastavano mai. Lei invece faceva la badante”, raccontano le donne, Salvina Licata ed Elisabetta Cassano, zia e nonna di Antonella Salamone. Le due riferiscono che la famiglia abitava ad Altavilla Milicia da circa 5 anni. Prima aveva vissuto a Novara, dove vivono da molti anni alcuni parenti dell’indagato. Barreca è originario di Palermo, mentre la moglie Antonella Salamone è nata ad Aragona, in provincia di Agrigento. Con la famiglia fino a qualche tempo fa aveva vissuto anche la madre malata di Giovanni Barreca, che ora si trova in una casa di cura a Palermo. “Ero stata da loro per qualche giorno, ho visto che litigavano a volte. Sono andata via perché non c’era una situazione serena”, dice la nonna di Antonella. Dopo essere rimaste per circa un’ora e mezza nel luogo della strage, la nonna e la zia di Antonella Salamone, assassinata assieme ai due figli di 5 e 16 anni in una villetta ad Altavilla Milicia (Palermo), sono salite su un’auto dei carabinieri. Le due donne, Elisabetta Cassano e Salvina Licata, sono giunte ad Altavilla da Aragona (Agrigento), paese d’origine di Antonella dopo avere saputo della tragedia.

Barreca fanatico religioso

Giovanni Barreca era un vero e proprio fanatico religioso e citava spesso nel suo profilo FB Roberto Amatulli, parrucchiere barese auto proclamatosi pastore evangelico, guaritore ed esorcista che affermava di essere in grado di scacciare il demonio. Amatulli, che diceva di poter curare malattie gravi e invitava i fedeli-pazienti a non ricorrere ai medici, è stato coinvolto tempo fa in una inchiesta de Le Iene. Barreca era un fedele della Chiesa Evangelica, che in provincia di Palermo ha diverse comunità religiose le quali, assicura il sindaco di Altavilla Pino Virga, “vivono con sobrietà e senza eccessi il loro culto”.


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