MILITELLO VAL DI CATANIA – Paolo Straniero veste i panni dell’outsider e sfida i big militellesi. “Il progetto nasce dall’atteggiamento del cittadino medio che a un certo punto vede nella politica portata avanti fino ad ora un’assenza assoluta di risultati e concretezza”. Straniero sintetizza così la genesi della lista a suo supporto “Ripensiamo Militello”. Il candidato, che è sempre stato “uomo di centrodestra,” scende in campo contro la giunta uscente ritenuta “modesta” a livello di amministrazione della cosa pubblica. “Arriva un momento in cui le persone perbene si elevano, escono fuori dalle strutture politiche alle quali hanno appartenuto, e dicono basta”, spiega il candidato che punta tutto su una squadra di “giovani professionisti”. La competizione di certo non sarà semplice. Per capirlo basta dare un’occhiata alle squadre in campo. “Se volete vedere Militello per come ci appare oggi, votate Astorina, se volete l’uomo che viene da lontano, votate il parlamentare Burtone”, dice spesso Straniero nelle piazze del paese durante i comizi. “Se volete una speranza e non un’illusione che domani diventerà delusione: votate me”, prosegue il candidato. Straniero punta molto sull’esperienza da direttore amministrativo svolta nel Consorzio di Bonifica di Caltagirone. “Provengo da esperienze di altissimo livello all’interno della pubblica amministrazione e so quanto sia complessa la macchina burocratica a causa di una legislazione terribile che prevede una serie di vincoli per gli amministratori”, spiega. “Chiedo ai militellesi di fidarsi di me”, dice Straniero che loda i programmi di tutti i candidati.
“Sono tutti ottimi, il problema è saperli attuare”. A Militello basterebbe partire “dalle piccole cose come viabilità, pulizia e un arredo urbano che possa rendere decoroso un paese così bello”. “Anche gli altri lo dicono – aggiunge- ma non lo hanno fatto”. Straniero si fida “del buon senso dei cittadini”. E, in riferimento agli sfidanti, definisce Astorina un “amministratore a vita” e Burtone “una persona che fa il parlamentare da più di vent’anni”, entrambi “sono stati dei giganti e sono i padroni di Militello”. Ma le ricadute in termini di risultati positivi per il paese non sarebbero lusinghieri. “Militello è paese senza attività produttive, pieno di vendesi e con un patrimonio storico abbandonato a se stesso”, spiega il candidato. “Con me invece si volta pagina”, promette Straniero