Strisce blu, pugno duro di Orlando:| "Ora tocca agli avvocati" - Live Sicilia

Strisce blu, pugno duro di Orlando:| “Ora tocca agli avvocati”

Il Comune conferma la richiesta di 1,5 milioni di euro alla Panormus 2000, che ha affidato la gestione del parcheggio del Tribunale e delle strisce blu ad Apcoa.

PALERMO – Il braccio di ferro tra il comune di Palermo e la Panormus 2000, la società che ha costruito il parcheggio di piazza Vittorio Emanuele Orlando, si fa sempre più duro. L’azienda, come anticipato da Livesicilia, ha infatti risposto picche alla richiesta di Palazzo delle Aquile di 1,5 milioni di euro, ossia quello che per l’amministrazione comunale sarebbe un profitto extra. La Panormus, che ha affidato ad Apcoa la gestione del parcheggio e delle strisce blu, sostiene invece che il calcolo sia frutto di un errore visto che piazza Pretoria avrebbe analizzato i ricavi e non i bilanci.

Oggi il sindaco Orlando rilancia. “Il Comune di Palermo ha notificato alla società Panormus 2000 il parere dell’Unità Tecnica di Finanza di Progetto, presso la Presidenza del consiglio – si legge in una nota di Palazzo delle Aquile – un parere che conferma la correttezza dei calcoli fatti e dei criteri utilizzati dall’Amministrazione Comunale. Nella nota inviata alla società Panormus è stato assegnato un termine che scade fra pochi giorni. Qualora la società deciderà di non adempiere a quanto richiesto, sarà tema di interesse dell’Avvocatura comunale e non certo della Giunta”. “I soldi che abbiamo chiesto – hanno detto il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania – appartengono alla città di Palermo e saranno reinvestiti nei progetti di mobilità sostenibile e per il miglioramento dei parcheggi pubblici”.

“Non posso che esprimere soddisfazione per l’iniziativa presa dal sindaco Orlando che ha richiesto alla Panormus 2000/Apcoa le somme incassate in esubero rispetto a quelle previste”. Lo dice il consigliere comunale Idv di Palermo Paolo Caracausi, in merito al progetto di finanza con cui è stato realizzato il parcheggio del Tribunale. “Nei mesi scorsi noi di Idv abbiamo consegnato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti un fascicolo contenente tutta la documentazione dell’appalto e i relativi pareri – dice Caracausi – ritengo ci siano i presupposti per annullare l’atto o rinegoziare le condizioni a partire dalla scadenza della gestione prevista al momento in 90 anni. I cittadini hanno, con la sottoscrizione di una petizione predisposta dal nostro partito, detto chiaramente che vogliono che si riducano le strisce blu a Palermo. Chiediamo al sindaco Orlando e all’assessore alla mobilità Giusto Catania che le somme che ci saranno restituite vengano utilizzate per la riduzione del costo delle Ztl”.

Sempre in tema di strisce blu, ma stavolta Amat, interviene Nadia Spallitta (Pd): “Illegittimo l’aumento delle tariffe per le zone blu. Ritengo che fino a quando il Consiglio comunale non avrà votato il Regolamento istitutivo delle tariffe relative alle Ztl e non avrà deliberato altresì sulle modifiche delle tariffe dei parcheggi adottando un atto obbligatoriamente allegato al Bilancio “di previsione”, non sia possibile modificare quelle in vigore portandone il costo da 0,75 a 1 euro. Credo che l’Amministrazione non stia seguendo il regolare iter amministrativo e contabile dal momento che questa voce non è registrata tra le entrate e le uscite indicate del bilancio comunale. In ogni caso mancano tutti i passaggi amministrativi, ivi compresi quelli che implicano il controllo dei revisori dei conti, con il conseguente rischio di un danno all’erario nel caso di impugnative da parte dei cittadini. Chiederò l’immediata sospensione di questi aumenti in relazione ai quali il Consiglio comunale non ha avuto la possibilità di utilizzare gli adeguati strumenti di analisi e verifica per esercitare il proprio potere in relazione a esenzioni o riduzioni. In altri termini non si comprende in quale sede il vigente Regolamento tariffario sia stato modificato e come possa quindi l’Amat disporre questo aumento. Trasmetterò altresì gli atti alla Corte dei conti che tra l’altro, in questi giorni, ha censurato in più occasioni i rendiconti comunali in relazione ai bilanci delle società partecipate per gli anni 2012, 2013 e 2014, lamentando inoltre l’incompletezza della documentazione. Solo così sarà possibile verificare, a tutela dell’interesse pubblico, la regolarità contabile dei provvedimenti adottati da questa Amministrazione”.

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