Studenti disabili, enti in guerra:| "Pronti alle azioni legali" - Live Sicilia

Studenti disabili, enti in guerra:| “Pronti alle azioni legali”

Messaggio alla Città metropolitana: "Vanno garantiti tutti i servizi".

PALERMO – Gli enti di tutela degli studenti disabili scendono sul piede di guerra e annunciano azioni legali contro la Città metropolitana di Palermo. Palazzo Comitini ha infatti anticipato tre milioni sbloccando i servizi mattutini, ma ha lasciato fermi quelli pomeridiani: una scelta che ha mandato su tutte le furie l’Uici, l’Ens, l’Istituto dei ciechi Florio-Salamone, l’Annibale di Francia e la cooperativa Segni di integrazione.

“A sole due settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico – scrivono in una nota congiunta Tommaso Di Gesaro della’Uici, l’Ens, Antonio Giannettino del Florio-Salamone, Antonino Gioiosa dell’Annibla e Daniela Lisciandro di Segni di integrazione – nessuna assicurazione arriva, da parte della Città Metropolitana, sull’attivazione di tutti i servizi di assistenza e supporto all’integrazione scolastica degli alunni portatori di gravi disabilità: convitto, semiconvitto, attività integrative extrascolastiche, assistenza all’autonomia e alla comunicazione, assistenza igienico sanitaria, trasporto. Sono tutti servizi indispensabili per una piena ed effettiva integrazione scolastica, non essendo possibile, tra di essi, operare una distinzione tra primari e secondari o tra necessari e facoltativi, rivestendo tutti fondamentale importanza per le specifiche disabilità a cui sono destinati”.

Palazzo Comitini ha annunciato alla stampa la partenza dei servizi mattutini (l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, l’assistenza igienico sanitaria e il trasporto), ma rimangono al palo i servizi di convitto, semiconvitto e attività integrative che gli autori della nota giudicano “di imprescindibile necessità per un corretto e positivo percorso scolastico degli alunni portatori di disabilità sensoriali: ciechi, sordi e ipovedenti”.

“Fin d’ora – annunciano – chiediamo alla Città Metropolitana di Palermo di fare tutto il possibile per reperire le risorse necessarie per attivare, fin dalla riapertura dell’anno scolastico, tutti i servizi necessari ai disabili, in quanto attinenti, nessuno escluso, a garantire il diritto allo studio costituzionalmente garantito. Le risorse necessarie per sostenere l’integrazione scolastica, così come affermato da diverse sentenze tra le quali quella del Tar Lombardia del 23 marzo scorso, rientrano tra le spese obbligatorie delle Amministrazioni”.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e l’Ente Nazionale Sordi, quali Associazioni di rappresentanza, “fanno presente fin d’ora che eventuali provvedimenti discriminatori nei confronti degli alunni sordi, ciechi ed ipovedenti saranno oggetto di specifiche azioni legali a tutela degli alunni interessati, delle cui peculiari necessità educative, fin dal 1934 sempre ed ininterrottamente si è fatto carico lo Stato e la stessa Regione”.

L’inclusione dei servizi di convitto, semiconvitto e attività integrative per circa 350 alunni minorati sensoriali comporterebbe un incremento di spesa di mezzo milione fino al 31 dicembre. “Davvero non si comprende la paventata discriminazione che verrebbe ingiustamente a pesare proprio su quelle persone disabili sensoriali che, senza tali supporti, rischiano di vanificare o gravemente rallentare il loro percorso scolastico e formativo”.

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI