"Su Termini ci attende un grande lavoro" - Live Sicilia

“Su Termini ci attende un grande lavoro”

Lombardo e la Fiat
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Cauto ottimismo, ma anche tanta prudenza sul futuro di Termini Imerese. All’indomani della firma dell’accordo di programma che mette sul piatto ingenti investimenti(350 milioni) per il rilancio del polo industriale nell’era post-Fiat, Raffaele Lombardo fa il punto della situazione con le sigle sindacali. Che invitano alla prudenza, in attesa di sapere qualcosa di più sui piani industriali delle aziende interessate a insediarsi nell’area industriale del Palermitano. “Su Termini Imerese comincia da domani un lavoro delicatissimo che richiede come componente essenziale la valutazione dei lavoratori – ha detto Lombardo -. Noi privilegeremo le aziende che collocheranno in Sicilia la loro sede legale”. All’incontro, in corso a Palazzo d’Orleans, ha partecipato anche il sindaco di Termini Salvatore Burrafato.

“Un anno e qualche giorno fa – ha ricordato Lombardo – l’amministratore della Fiat ci disse che non c’era niente da fare per Termini. Oggi, dopo tanto lavoro, parliamo di offerte che possono portare anche a un aumento dei posti di lavoro”. Lombardo ha sottolineato come l’accordo di programma, sottoscritto ieri a Roma per il governo regionale dall’assessore alle Attività produttive Marco Venturi, contempli, tra l’altro, 150 milioni di investimenti in infrastrutture, più una serie di risorse per incentivare le assunzioni, come il credito di imposta. Il governatore ha detto anche di avere invitato il ministro Romani per affrontare il tema del futuro dello stabilimento di Carini.

Erano presenti all’incontro le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil siciliane (presenti Mariella Maggio per la Cgil, Maurizio Bernava per la Cisl e Claudio Barone per la Uil), ma anche le sigle dei metalmeccanici Fiom e Uilm, che però non si sono sedute al tavolo con il presidente della Regione. “E’ positivo che ci siano risorse destinate a Termini, ma adesso bisogna entrare nel merito dei piani industriali”, commenta Claudio Barone, segretario della Uil siciliana. Resta soprattutto da chiarire il futuro degli addetti dello stabilimento Fiat, che chiuderà alla fine di quest’anno. “La gente in fabbrica non può essere tranquilla. Ci sono tanti aspetti importanti da chiarire sul futuro dei 2.200 lavoratori”, commenta Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil, che chiede una convocazione dei sindacati dei metalmeccanici con le aziende interessate a insediarsi a Termini. “Chiediamo un tavolo di coordinamento per dare garanzie sia sui tempi sia sulla solidità degli investimenti”, dice Maurizio Bernava, segretario della Cisl siciliana, che fissa l’obiettivo: “Fare in modo che la vicenda di Termini da guaio si trasformi in successo, diventando un modello di riferimento per attrarre investimenti in Sicilia”.


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