Le tracce degli ebrei in Sicilia: "Un affascinante viaggio nel passato"

Gli ebrei in Sicilia, Rav Moscati: “Un affascinante viaggio nel passato”

L'apprezzamento del rabbino capo di Napoli per il lavoro di ricostruzione della memoria storica svolto dall'Archeoclub d'Italia di Augusta.
RELIGIONI E CULTURA
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SIRACUSA – “Purtroppo la storia degli ebrei siciliani è poco conosciuta ma, grazie al vostro contributo, molte persone stanno riscoprendo questo affascinante viaggio nel passato e facendo apprezzare questo mondo fantastico che nonostante tutto riesce ancora oggi a destare curiosità e rispetto”. Rav Cesare Moscati, rabbino capo di Napoli, prende carta e penna e rivolge sentimenti di riconoscenza per il lavoro svolto dall’Archeoclub d’Italia di Augusta, in provincia di Siracusa.

La presidente Mariada Pansera ha infatti organizzato quattro giornate di studio, all’interno delle suntuose sale del Circolo Unione, per rievocare la presenza degli ebrei in Sicilia, presenza conclusa drammaticamente con l’applicazione dell’editto di Granada (1492) nell’Isola.

“Le comunità ebraica in Sicilia – spiega Moscati – hanno vissuto per lunghi anni in perfetta sintonia con la popolazione locale portando contributi sia economici che culturali non indifferenti. La loro cacciata ha avuto ripercussioni che ne hanno lasciato traccia per lungo tempo che ancora oggi ne risente le conseguenze”.

Alle giornate di studio promosse dell’Archeoclub hanno partecipato: Andrea Giuseppe Cerra, autore di “La città sepolta. Politica e istituzione degli ebrei a Catania nel XV secolo”; Giuseppe Campagna, autore di “Messina Judaica. Ebrei, neofiti e criptogiudei in un emporio del Mediterraneo”; Lorenzo Guzzardi e Amalia Danieli, studiosi della presenza ebraica a Siracusa; Piero Castro, cultore di storia patria.


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