Superbonus, Anci dopo lo stop alle cessioni: "Servono aiuti per le imprese" - Live Sicilia

Superbonus, Anci dopo lo stop alle cessioni: “Servono aiuti per le imprese”

La posizione dei sindaci siciliani. Grasso (Fi): "Schifani chieda deroga per la Sicilia"

“Prendiamo atto dell’entrata in vigore del decreto legge 16 febbraio 2023 n. 11 che introduce il divieto, per le pubbliche amministrazioni di essere cessionarie di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali quali bonus 110. Siamo pertanto costretti ad annullare l’incontro informativo che avevamo previsto per il 22 febbraio al fine di dare indicazioni operative affinché gli enti locali potessero fare la propria parte per aiutare il sistema della imprese in un gravissimo momento di crisi”. Lo dicono Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.

“Ci auguriamo adesso che il governo possa prontamente intervenire introducendo misure a sostegno delle imprese al fine di favorire la cessione dei crediti maturati e rimettere così in moto l’economia – aggiungono – Come Anci Sicilia continueremo a fare il possibile affinché gli enti locali dell’Isola possano, nei limiti della legislazione vigente, sostenere il tessuto economico e produttivo dei territori consapevoli che solamente per questa strada e attraverso i tributi locali si potranno garantire servizi di qualità ai cittadini e alle stesse imprese”.

“È urgente che le istituzioni, le forze economiche e sociali e il mondo delle professioni e della ricerca cooperino – prosegue Amenta – per rompere questo circolo vizioso che trasforma la debolezza del sistema produttivo in debolezza delle istituzioni locali e le difficoltà finanziarie dei Comuni in maggiori tributi e minori servizi, aggravando così ulteriormente la condizione delle imprese e dando di conseguenza meno opportunità ai giovani. Giovani che sono così costretti ad emigrare e a creare reddito e sviluppo in altri territori”.

Per Amenta “non è più possibile che anche per scelte di carattere normativo si assista impotenti a una condizione diffusa di spopolamento e impoverimento economico, sociale e culturale che affligge, seppure con modalità differenti i 391 comuni della Regione Siciliana. Su questi temi le Autonomie locali dell’Isola sono pronte a fare la propria parte”.

Grasso: “Schifani chieda deroga per la Sicilia”

“D’ora in poi non sarà più consentita l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta in materia di incentivi fiscali legati al settore dell’edilizia. Lo stabilisce un decreto legge del Consiglio dei Ministri che consentirà solo la detrazione, bloccando di fatto la cessione dei crediti alle Regioni e ai Comuni, poiché ritenuta potenzialmente negativa per l’aumento del debito pubblico. Ciò però getterebbe nel baratro centinaia di imprese siciliane, che vantano crediti per oltre 200 milioni di euro attualmente bloccati”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, on. Bernardette Grasso.

“Pertanto, a seguito di adeguate garanzie e di preventive ricognizioni economiche, chiederò ufficialmente al Governo Schifani di acquistare i crediti attualmente fermi dentro i cassetti fiscali – conclude la Parlamentare. In linea con quanto stanno già facendo altre Regioni d’Italia, occorre una deroga al dettato nazionale per alleviare le sofferenze di tante imprese alla canna del gas. Occorre una soluzione trasversale, che tuteli sia loro che la tenuta dei bilanci regionali, visto che tali crediti sono conteggiati nel deficit della PA. Un compromesso per evitare la paralisi dell’intero settore e garantire una boccata d’ossigeno”.


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