PALERMO – La polizia si era recata a casa sua per effettuare un controllo, ma è stato trovato in un’altra abitazione, una casa fatiscente in cui c’era la refurtiva di un colpo. Nel dettaglio, due televisori, 23 telefoni cellulari, 6 telecamere, 7 orologi, 8 pc portatili, casse ed amplificatori, accessori da donna, delle chiavi ed una chiavetta generatrice di codici per “home banking”.
La squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti ha arrestato Armando Luisi, un 31enne palermitano, sorvegliato speciale. Gli uomini dell’Antirapina guidati da Agatino Emanuele hanno infatti sorpreso l’uomo nell’appartamento insieme a due extracomunitari: alla loro vista è scappato. Gli agenti a quel punto hanno tentato di bloccarlo a piedi, ma Luisi era già riuscito a fare perdere le proprie tracce.
La sua fuga è stata breve: in quanto sottoposto all’obbligo di firma doveva recarsi in commissariato, nelle vicinanze del quale i poliziotti si sono fermati. Non appena il 31enne si è presentato, per lui sono scattate le manette. Messo con le spalle al muro dagli investigatori ha ammesso di essere l’autore del furto: il colpo era stato messo a segno nell’appartamento di una famiglia in via Mendola.
Approfittando dell’assenza dei proprietari, Luisi era riuscito ad accedere e a fuggire con la refurtiva. E’ stato arrestato per violazione della sorveglianza speciale e per furto in abitazione. Le indagini per identificare eventuali complici sono in corso.
