Francesco Sportaro e Giuseppe Oddo, finiti in manette per un giro di usura nella zona di corso Calatafimi, minacciavano telefonicamente chi non riusciva a restituire le somme prestate in nero e gli interessi del dieci per cento mensili. Poi, in base a quanto rivelano le intercettazioni, invitavano i debitori in negozio per passare alle maniere forti.