L'omicidio di Antonino Zito avvenne in un chiosco di bibite nel rione Bonagia.

Il caos dopo la sentenza al processo per l'omicidio di Antonino Zito.

Il corpo del fruttivendolo del rione Bonagia fu bruciato. Dura reazione dei parenti degli imputati.

La tradizione siciliana fa irruzione nell'inchiesta sulla morte di Antonino Zito, ucciso nel rione Bonagia a Palermo prima di essere bruciato. La bevuta con gli amici sarebbe diventata per lui un gioco mortale.

Ecco le intercettazioni che hanno portato all'arresto di tre persone per l'omicidio di Antonino Zito, ucciso a Bonagia e bruciato nelle campagne di Santa Flavia. Sullo sfondo il sottobosco di un quartiere palermitano popolato da decine di pusher e l'ombra di un altro assassinio.

In manette Carmelo Ferrara, Pietro Mazzara, e Maurizio Pirrotta.

Il cadavere di Antonino Zito, pregiudicato 32enne di Falsomiele, ucciso con un colpo alla nuca, era stato rinvenuto, semi-carbonizzato, nella periferia di Bagheria. Secondo una prima ricostruzione si è trattato di un'esecuzione. Si privilegia la pista del regolamento di conti nel mondo del traffico di droga.