Antonio Ingroia torna a parlare in occasione della presentazione del sui libro a Palermo. E le polemiche non si fanno attendere.

Un documento della Direzione distrettuale antimafia esprime "pieno e incondizionato sostegno ai pm dell'indagine". Resta aperto, però, il nodo della mancata circolazione delle notizie nell'ufficio.

Il procuratore aggiunto, che collabora con I love Sicilia e l'Unità, diventa pubblicista. Cerimonia nelle sede dell'Ordine dei giornalisti.

Il procuratore aggiunto, che collabora con I love Sicilia e l'Unità, diventa pubblicista. Cerimonia nelle sede dell'Ordine dei giornalisti.

A vent'anni esatti dall'ultimo discorso pubblico di Paolo Borsellino, una serata evento alla biblioteca comunale di Palermo con testimonianze dirette, una mostra fotografica e documentari inediti.

Ieri al Kalhesa il libro di nove autorevoli giornalisti sulla vita del deputato Cosentinno è stato presentato da Enrico Bellavia e Massimiliano Amato. Presenti il sindaco Leoluca Orlando e il magistrato Antono Ingroia che hanno commentato il progetto.

La Procura non si presenta compatta al passaggio dell'avviso di conclusione delle indagini.

Serata evento alla Biblioteca Comunale di Casa Professa (Palermo) per ricordare i vent'anni dell'ultimo discorso pubblico di Paolo Borsellino. La manifestazione si è aperta con l'inaugurazione della mostra fotografica ''57 giorni'' di Elisa Brai, i saluti di apertura del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del Magnifico Rettore dell'Universitaà degli Studi Roberto Lagalla. Alle 20.30 è stato presentato in anteprima nazionale del documentario ''1367 - La tela strappata'', con i saluti dell'autore, il giornalista della Rai Giancarlo Licata, di Giorgio Bongiovanni, Direttore di Antimafia Duemila, e dell'Europarlamentare Rita Borsellino. E' seguito un dibattito al quale hanno preso parte il Presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, il Presidente dell'Anm di Caltanissetta, Giovanbattista Tona, i procuratori aggiunti della Dda di Palermo, Vittorio Teresi e Antonio Ingroia, e il fondatore delle Agende Rosse, Salvatore Borsellino. La serata si è conclusa con la proiezione inedita dell'intero intervento tenuto da Paolo Borsellino alla Biblioteca Comunale lo stesso 25 giugno di vent'anni fa.

(foto di Valentina Licata)

Serata evento alla Biblioteca Comunale di Casa Professa (Palermo) per ricordare i vent'anni dell'ultimo discorso pubblico di Paolo Borsellino. La manifestazione si è aperta con l'inaugurazione della mostra fotografica ''57 giorni'' di Elisa Brai, i saluti di apertura del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del Magnifico Rettore dell'Universitaà degli Studi Roberto Lagalla. Alle 20.30 è stato presentato in anteprima nazionale del documentario ''1367 - La tela strappata'', con i saluti dell'autore, il giornalista della Rai Giancarlo Licata, di Giorgio Bongiovanni, Direttore di Antimafia Duemila, e dell'Europarlamentare Rita Borsellino. E' seguito un dibattito al quale hanno preso parte il Presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, il Presidente dell'Anm di Caltanissetta, Giovanbattista Tona, i procuratori aggiunti della Dda di Palermo, Vittorio Teresi e Antonio Ingroia, e il fondatore delle Agende Rosse, Salvatore Borsellino. La serata si è conclusa con la proiezione inedita dell'intero intervento tenuto da Paolo Borsellino alla Biblioteca Comunale lo stesso 25 giugno di vent'anni fa.

(foto di Valentina Licata)

I magistrati di Palermo sono volati in Thailandia per sentire Vito Roberto Palazzolo. Che spiega di non volersi pentire, ma si dice pronto a chiarire la sua posizione e quella di altri.

I magistrati di Palermo sono volati in Thailandia per sentire Vito Roberto Palazzolo. Che spiega di non volersi pentire, ma si dice pronto a chiarire la sua posizione e quella di altri.

Il procuratore nazionale antimafia parla del suo futuro, dello scontro con Antonio Ingroia e del "premio speciale" per Berlusconi. E sulla sua discesa in campo, evocata ancora una volta ieri da Gianfranco Micciché, dice: "Mai dire mai".

Il procuratore nazionale antimafia parla del suo futuro, dello scontro con Antonio Ingroia e del "premio speciale" per Berlusconi. E sulla sua discesa in campo, evocata ancora una volta ieri da Gianfranco Micciché, dice: "Mai dire mai".

Polemica a distanza fra il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, e il pm palermitano Antonio Ingroia, con il primo che accusa il secondo di fare politica. La replica di Ingroia: "Esercito un mio diritto".

“La sentenza della Cassazione va al di là di quanto mi aspettavo: soprattutto alla luce delle parole pronunciate nella requisitoria dal pg Iacoviello. I giudici parlano espressamente del ruolo di ‘mediazione’ tra Cosa Nostra e Berlusconi svolto da Dell’Utri, io avevo definito il senatore ‘ambasciatore della mafia’: mi pare lo stesso concetto”. Parla di “frastuono […]