Nelson Mandela, leader e simbolo della lotta all’apartheid, si è spento all’età di 95 anni. A dare l’annuncio in tv è stato Jacob Zuma: “Il mondo ti è grato", ha detto il presidente sudafricano. La fotogallery ripercorre quasi cento anni di storia, culminata nel 1993 con l’assegnazione del Nobel per la pace. Soprannominato Madiba, Mandela si sposa due volte. La prima, nel 1958, con Winnie Madikizela che gli rimane accanto negli anni più duri della lotta armata e del carcere. Nel 1998 è la volta di Graca Machel, vedova del presidente del Mozambico Samora Machel. Nel 2004 Mandela si ritira dalla vita pubblica per dedicarsi alla famiglia. Negli ultimi anni lotta contro le infezioni polmonari, conseguenza della tubercolosi contratta durante i 27 anni di detenzione. Dopo l’ultimo ricovero in ospedale, si trasferisce nella sua abitazione di Johannesburg dove trascorre gli ultimi mesi di vita.

Secondo alcuni media, l'ex presidente sudafricano avrebbe lasciato l'ospedale di Pretoria. Ma la presidenza smentisce: "E' ancora ricoverato".

Era il 5 dicembre del 1956 quando Nelson Mandela fu accusato di sabotaggio e alto tradimento per la lotta intrapresa contro la politica di intolleranza razziale del Governo. Segregato e incarcerato per lunghi anni durante i Governi sudafricani pro-apartheid prima degli anni novanta, oggi, è universalmente considerato un eroico combattente per la libertà. Mandela fu il primo presidente sudafricano a essere eletto dopo la fine dell'apartheid nel suo Paese nel 1994. Nel 1993, inoltre, ricevette il Premio Nobel per la pace. Insieme al compagno avvocato Oliver Tambo, fondò un ufficio che si occupasse di assistenza gratuita o a basso costo a molti neri che sarebbero rimasti altrimenti senza rappresentanza legale. Il desiderio di libertà nutrito da Mandela per il suo popolo è divenuto desiderio di libertà per tutti, neri e bianchi. Grazie a questo impegno, la nuova costituzione sudafricana bandisce, infatti, la discriminazione nei confronti di tutte le minoranze.

“Bus vietati agli immigrati a Trapani”. E’ la denuncia lanciata dall’eurodeputato di Rifondazione comunista, Giusto Catania, che ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea denunciando episodi di “intollerabile xenofobia” nel capoluogo siciliano. Il sindaco Girolamo Fazio ed il presidente della società che gestisce i mezzi di trasporto (Atm) Riccardo Saluto hanno assicurato che “non è stato mai […]

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