La Cassazione ha confermato l'assoluzione anche per l'architetto Vincenzo Rizzacasa, titolare dell'Aedilia Venusta.

Accusato di furto nel 2005, assolto nel 2012, ora ha ottenuto quindici mila euro di risarcimento danni. Nove anni fa il magazziniere di un deposito di farmaci, a Palermo, restò ai domiciliari per 25 giorni. E perse il lavoro.

Un delitto senza colpevoli. Un mistero lungo quarantatré anni e destinato a restare tale forse per sempre. La Corte d'assise d'appello ha confermato l'assoluzione del padrino corleonese, unico imputato per l'omicidio del giornalista de L'Ora.

Mauro Corvisieri, titolare di un'azienda di costruzione e noleggio barche di lusso, è stato assolto con formula piena dall'accusa di evasione fiscale per oltre centomila euro.

Luisa Maniscalchi, avvocato, fu coinvolta in una storia di favoreggiamento e accuse che la portarono ad abbandonare il ruolo di assessore a Naro. Poi, l'assoluzione. Il reato di favoreggiamento personale, infatti, non rientra fra quello ostativi a ricoprire una carica politica.

Jessica Pulizzi è stata assolta per non aver commesso il fatto, ma con la formula del secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale (quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova)

L'assoluzione è giunta con formula piena poiché il fatto non sussiste. Mancuso era imputato, insieme ad altre nove persone, coinvolti a vario titolo, in un presunto reato di voto di scambio in occasione delle elezioni amministrative del 2009

Dopo due condanne la Cassazione ha annullato il verdetto. Ora la nuova sezione della corte d'appello di Palermo, chiamata dai giudici romani a rifare il processo, ha assolto un palermitano "perché il fatto non sussiste". La vicenda giudiziaria è durata sette anni.

Il calvario di un palermitano si è concluso con l'assoluzione da un'accusa infamante. Per i giudici: "il fatto non sussiste".

I giudici hanno ribaltato la sentenza di primo grado con la quale Sodano era stato condannato dal tribunale di Agrigento a 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Dopo l'assoluzione in primo grado, la Procura rimette in fila verbali, foto, intercettazioni e chiede l'Appello. Ecco le motivazioni dell'assoluzione e le dichiarazioni dei collaboratori. PRIMA PUNTATA.

Erano accusati di turbativa d'asta e truffa nell'ambito di uno dei numerosi procedimenti aperti negli anni scorsi a loro carico sul funzionamento del centro di microcitemia dell'ospedale di Sciacca.

Vincenzo Colella, maresciallo luogotenente, ex comandante di una motovedetta della Guardia Costiera di Palermo, era statoa ccusato di peculato.

Secondo il Gip di Catania la marijuana detenuta dall'imputato Luciano Cacciola era per uso personale.

Passata “in giudicato” la sentenza della seconda Sezione Penale del Tribunale di Messina, presieduta dal giudice Mario Samperi, emessa il 30 Novembre 2012, di assoluzione “per non aver commesso il fatto”, degli ex amministratori e dirigenti della Società l’Altecoen e Messinambiente dalla grave accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.