Sono costati 2 milioni in 3 mesi. Tra gli esterni degli uffici di gabinetto tanti militanti. Pagati dai siciliani.

Proseguono le tensioni fra il governatore l'assessore regionale.

Un errore ha costretto la giunta a intervenire. Soldi tolti da un capitolo per gli enti locali.

I fondi, frutto dell'accordo con lo Stato, sono finalmente disponibili nel bilancio regionale.

I deputati Panepinto, Alloro e Milazzo: "Provvedimenti urgenti per garantire il personale".

In cambio dei 500 milioni, la rinuncia ai contenziosi e nuovi tagli. E se la Regione non rispetterà i paletti, i soldi torneranno a Roma.

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l'elenco dettagliato dei contributi destinati ai 390 comuni siciliani. Nella foto l'assessorato regionale all'Economia

"Baccei ricorda quel Gaio Verre, governatore romano spedito in Sicilia, che nel 70 avanti Cristo venne processato per avere imposto ai siciliani soltanto pesanti tributi e indicibili sacrifici".

Per giorni i deputati in Commissione bilancio hanno discusso dei contributi da assegnare ai lavoratori addetti alle foreste e all'antincendio. Ma non esiste un numero esatto dei dipendenti. Mentre in centinaia non si sono presentati a lavoro negli ultimi anni. E non è chiaro nemmeno il motivo di quella assenza. Nella foto d'archivio una protesta dei lavoratori forestali davanti a Palazzo dei Normanni

Le parole del sottosegretario: "Non dovrebbe bastare mettere in ordine i conti della Regione; servono misure per lo sviluppo utilizzando i fondi europei, che sono stati spesi male ma che sono risorse che andrebbero investite per le infrastrutture e la crescita".

E' arrivata la firma di Crocetta sul documento con cui si dispongono la chiusura e il mantenimento delle spa regionali. Alcune verranno sottoposte a un monitoraggio sui costi. In ritardo invece il Piano sugli enti regionali (Esa, Iacp, Ipab). Baccei: "I continui rimpasti hanno frenato il processo". La Corte dei conti: "Vogliamo vigilare su queste aziende".

Tra soldi in cassa ed esigenze di spesa, la differenza è di 821 milioni di euro: tolto l'anticipo chiesto a Unicredit, la cifra che serve alle casse regionali è di circa 550 milioni. La relazione dell'assessore all'Economia, Alessandro Baccei (nella foto) "Non siamo in grado di fronteggiare le richieste di pagamento per spese obbligatorie come gli stipendi".

Per coprire il nuovo buco in bilancio, la giunta ha ridotto o azzerato circa 200 capitoli di bilancio. Compresi quelli destinati al funzionamento dei siti culturali, alle borse di studio per gli specializzandi, alle società partecipate. Il governatore incontra Guerini e Lotti.

Approvato il ricorso all'anticipazione della liquidità finanziaria mediante la Tesoreria regionale, in attesa dei fondi che devono essere trasferiti dallo Stato. "Tale decisione - si legge in una nota - consentirà di sbloccare le risorse necessarie a certificare la spesa comunitaria".