Una seduta "schizofrenica". Il voto è arrivato nonostante le contestazioni di merito e metodo, da parte di opposizione ma anche della maggioranza. L'atto alla fine passa con 19 sì su 29 presenti.

Una lunga nota nella quale i rappresentanti dell'associazione criticano aspramente la giunta comunale e il primo cittadino. "Vogliamo un’amministrazione che cambi rotta, sincera e trasparente, che non nasconda la cruda realtà in cui versa la nostra Città".

Seduta saltata, si replica oggi. Il clima sarebbe così infuocato che alcuni consiglieri starebbero pensando a stipulare un’eventuale assicurazione per le perdite patrimoniali involontariamente cagionate a terzi nell'espletamento del proprio mandato.

La manovra prevede 400 milioni di tagli e un accantonamento, per sei mesi, di 500 milioni, pari alla somma che la Regione conta di ottenere dal governo Renzi, dopo che nell'emendamento alla legge di stabilità nazionale sono stati appostati 900 milioni.

Palazzo degli Elefanti deve ancora presentare importanti documenti per ottenere il parere del collegio dei revisori dei conti, senza il quale l'atto non può approdare il Consiglio. "Un atto dovuto", secondo il revisore Fabio Sciuto.

Il governatore in questi giorni sta trattando col Ministero dell'Economia per ottenere i trasferimenti utili per chiudere il bilancio. Nel frattempo, però, in giunta decide di impugnare innanzi alla Corte costituzionale le richieste dello Stato all'Isola. Una decisione che potrebbe rivelarsi ugualmente inutile.

Il governatore ha incontrato il sottosegretario De Vincenti. Non c'è ancora l'accordo sul bilancio. Palazzo Chigi sta verificando le coperture finanziarie per i prossimi anni. Mentre la politica sta cercando un accordo per l'approvazione della norma in Parlamento. Crocetta parla di "prudente ottimismo". Ma si fa sempre più strada l'ipotesi di una manovra "mutilata".

L'approvazione ha avuto il sostegno anche dell'opposizione. "Ora - commenta il sindaco Rando - potremo iniziare a lavorare, anche se poco si è potuto fare per le norme severe del piano di riequilibrio al quale siamo sottoposti”.

Confronto a Roma per salvare i conti della Sicilia e garantire i prossimi bilanci. Archiviata l'idea della fine della legislatura, i fedelissimi del premier puntano a rappresentare l'immagine di un governo nazionale che toglie le castagne dal fuoco alla Sicilia.

La giunta si è riunita senza l'assessore Baccei, impegnato a Roma dove ha incontrato il sottosegretario Bressa per provare a far quadrare i conti per il 2016. Ma il "piano" per fermare l'emorragia delle casse regionali è quasi pronto. E per alcuni lavoratori sarà un Natale più povero.

"Cracolici ha messo al voto un emendamento, non condiviso dal governo, che pregiudica l’erogazione di servizi essenziali", secondo Sd (nella foto il capogruppo Totò Lentini) e Pdr. "Non sanno di cosa parlano, non erano in aula", replica il capogruppo del Pd. "Polemica assurda", secondo Crocetta.

Il revisore dei conti ha presentato una nota nella quale evidenzia le criticità che pendono ancora sul documento. Relative, in particolare, alle conciliazioni con le società partecipate.

Il patto di stabilità non consentirà agli assessorati di "sbloccare" tutti i finanziamenti previsti. A rischio "congelamento" i contributi per scuole, trasporti e Comuni. Il ragionere generale: "Nessun rischio paralisi".

L'Aula dà il via libera alla manovra di bilancio.

La deputata nazionale pentastellata ha presentato un'interrogazione per conoscere la reale situazione finanziaria dell'ente, alla luce di quanto scritto dalla Corte dei Conti.