Ultimo appuntamento dell'anno con "Ballarò". Ad aprire il programma condotto da Giovanni Floris è, come sempre, Maurizio Crozza. Il comico genovese veste i panni di Giorgio Napolitano: "Ora mi chiedete un passo indietro mentre prima mi avevate chiesto un passo in avanti: sono i segni tipici della lambada. Se volete balliamo". Crozza fa una riflessione sull'atmosfera "poco natalizia" che ci circonda: "C'è un clima che se mi entra uno dal camino coi capelli lunghi e la barba bianca, lo scambio per Beppe Grillo e lo mando affan... prima che apra il sacco!". "L'unico che in questo paese sta veramente incarnando lo spirito natalizio è Alfano - prosegue il comico ligure - Ieri rivolgendosi ai boss mafiosi ha dichiarato 'Se provano ancora a far uscire informazioni o comunicazioni dalle carceri, lo Stato è pronto ad inasprire il 41bis'... C’è un clima più disteso tra Stato e mafia che tra Stato e piazza". In chiusura, gli auguri a Papa Francesco che oggi compie 77 anni: "Questa settimana il 'Time' lo ha nominato uomo dell'anno, ha vinto sul filo di lana con Gattuso...peccato lui ci aveva scommesso".

La difesa del boss di Corleone chiede l'assoluzione nel processo che lo vede come unico imputato del sequestro del giornalista de "L'Ora". La prossima udienza sarà il 20 gennaio.

I carabinieri hanno arrestato Marco Lipari, 36 anni, bracciante agricolo di Camporeale. Lipari dovrà scontare una pena di un anno, 2 mesi e 14 giorni per favoreggiamento personale.

Angelo, figlio del boss: "Mi chiedo, e pongo la questione anche al Ministero, che senso ha far espiare una pena in condizioni così restrittive a una persona che non ha più la percezione dell'ergastolo".

Il neo pentito di Bagheria sta svelando i restroscena di tanti omidici. A cominciare da quello di Francesco Nangano, crivellato di colpi per le strade di Brancaccio.

Appezzamenti di terreno, immobili e auto.

Nella missiva i figli e la moglie del padrino di Corleone ricordano la gravissima situazione clinica del loro familiare e sottolineano la sua incapacità mentale.

Carmelo Bartolone e Sergio Flamia hanno fatto scelte diverse. Entrambe, però, dettate dalla paura di essere ammazzati. Perché il mandamento mafioso di Bagheria è in fibrillazione. La faida italo-canadese con decine di morti, di cui il neo pentito conosce i segreti, si era spostata a Palermo.

Le indagini hanno permesso agli inquirenti di delineare gli assetti del clan di Montelepre. La famiglia mafiosa, un tempo guidata da Salvatore Lombardo, venne poi affidata a Giacomo Maniaci (a sinistra nella foto). Poi, però, sarebbe subentrato Vincenzo Cucchiara (a destra).

L'imprenditore finito nel mirino si incontrò col sindaco Tinervia per chiedere consigli. Il primo cittadino attualmente sottoposto all'obbligo di firma gli consigliò di parlare col suo autista.

Già dall'anno scorso in cura presso un centro medico a Bologna dopo un violento ictus, il boss Gaetano Fidanzati è morto all'età di 78 anni. Uomo del narcotraffico negli anni Settanta, capomafia dell'Arenella, tra i primi a capire che a Milano si potevano fare soldi a palate.

Le perizie mediche hanno stabilito che le condizioni di salute del fratello del capomafia di Agrigento, Giuseppe Falsone, sono incompatibili con il carcere.

Michele Di Nardo, 34 anni, ritenuto l'attuale capo del clan camorristico dei Mallardo, ricercato dal 2012 in tutta Europa, è stato catturato dai carabinieri a Palinuro (Salerno), dove era in vacanza.