Processo alla cosca mafiosa di Carini. Sentito in aula il capitano dei carabinieri che si occupò delle indagini che nel novembre 2011 portarono all'arresto di 21 persone, tra boss e gregari della cosca guidata dall'anziano padrino Calogero Passalacqua.

Il giudice per l'udienza preliminare ha accolto l'eccezione di legittimità costituzionale sollevata dagli avvocati Giovanni Castronovo e Giuseppina Candiotta, difensori di Tommaso Di Giovanni (nella foto), uno degli undici imputati. C'è il rischio che scadano i termini di custodia cautelare.

Giuseppe Farinella, 19 anni, componente del branco che ha aggredito e picchiato il titolare del "Mozzica Cafè", è il figlio di Domenico, accusato di due omicidi e poi assolto e nipote del capomafia di San Mauro Castelverde.

Il gup Piergiorgio Morosini ha chiesto al Dap tutti i rapporti carcerari sulle sue condizioni di salute e i referti medici delle cadute: l'ultima è costata al detenuto un ematoma cerebrale.

Il mensile racconta la storia della fonte confidenziale "Mata Hari": compagna di un personaggio storico di Cosa nostra, avrebbe portato i carabinieri a un passo da Binnu 12 anni fa, ma il blitz non scattò. E agli investigatori la donna disse: "Il boss voleva pentirsi, ma fu dissuaso".

Condanne dai 15 ai 19 anni per la banda che ha pestato a sangue i due giovani di etnia Tamil alla Zisa nella notte fra il 18 e il 19 ottobre 2011.

Arrestato Carmine Schiavone, figlio del boss dei casalesi Francesco Schiavone detto Sandokan. Il boss è stato arrestato ad Aversa in un locale notturno dove è stato fermato dai carabinieri di Casal di Prinicipe.

"La mafia non può e non deve trovare spazio nella nostra città” ha detto il sindaco Agrusa. L'operazione, condotta nel 2011, portò in manette 21 persone, vedeva coinvolto l’allora boss locale Giovan Battista Passalacqua, detto “Battista ri Santi” deceduto all’età di 82 anni lo scorso settembre.

Uno dei pentiti storici della mafia, al vertice di quella speciale classifica, con Buscetta e pochi altri. E' morto il catanese Antonio Calderone.

Tre condanne passate in giudicato con l'accusa di associazione mafiosa e precedenti per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni e illecita concorrenza. Il profilo del boss Waldker Albergo, che sarebbe stato favorito dal cancelliere del Tribunale di Catania.

Operazione dei carabinieri del comando provinciale di Palermo. I titolari di un bar, di un mobilificio, di un deposito di materiale edile e di un negozio di detersivi raccontano le vessazioni subite dai mafiosi del mandamento di Pagliarelli.

Parla Nicolò Ribisi, figlio del boss condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, trovato morto giovedì scorso nella sua cella: "Dire che si è suicidato è quantomeno un anticipazione del risultato investigativo che ancora non c'é".

Le figlie dell'ex boss della "Stidda", Crosifisso Lauretta, abitavano e conducevano ampliamenti nel vecchio covo del padre in via Giacomo Amato (nella foto, una visuale del quartiere).

Le figlie dell'ex boss della "Stidda", Crosifisso Lauretta, abitavano e conducevano ampliamenti nel vecchio covo del padre in via Giacomo Amato (nella foto, una visuale del quartiere).

I fratelli Graviano avrebbero investito ingenti capitali nei distributori di benzina. La Procura ha chiuso l'inchiesta a carico dei capimafia di Brancaccio e di due presunti prestanome.