L'ex revisore dei Conti Carlo Cittadino, presidente dell'associazione Kataneconomie, scrive una lettera aperta: "Ecco cosa possono fare i revisori degli enti pubblici".

Da addetto ai lavori, il revisore del Comune (nella foto) è sicuro dei vantaggi che il nuovo sistema di nomine produrrebbe sui conti delle pubbliche amministrazioni. “I revisori non saranno più selezionati dai politici – spiega – ma da un sistema casuale che comporterà necessariamente maggiore trasparenza".

Si dovrebbe sapere domani se Catania potrà accedere al cosiddetto decreto "Salva Enti". Il documento potrebbe essere inficiato però dalla mancata corrispondenza di alcune date nel verbale dei revisori dei conti e da quanto annunciato dal revisore reintegrato dal Tar, Carlo Cittadino. "Chiederò - afferma - la nullità di tutti i verbali e delle riunioni".

Carlo Cittadino, revisore dei conti del Comune, dovrà rientrare in servizio. Dopo la sentenza del Tar a dirlo ora è il Cga.

Non è stato ancora reintegrato, nonostante il Tar gli abbia dato ragione. Carlo Cittadino, revisore dei conti del Comune di Catania, dopo 45 giorni non può ancora esercitare il proprio diritto - dovere. "Evidentemente sono un personaggio scomodo" - afferma a LivesiciliaCatania. Ma l'avvocatura comunale specifica: "Abbiamo presentato appello al Cga, che si pronuncerà entro la fine del mese".

Ci penserà la società civile a "salvare" la storica biblioteca civica di Catania, attualmente gestita dalla sola direttrice che, tra l'altro, non percepisce stipendio da luglio. Stamattina, sono state presentate le iniziative promosse dall'Istituto Vaccarini, insieme ad altre scuole, e dal Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo, per salvaguardare e valorizzare uno dei luoghi più importanti della città.

Si terrà il prossimo 15 febbraio il convegno “Cultura, etica ed economia”, per offrire alcune soluzioni all’amministrazione comunale relativamente alla gestione della biblioteca Ursino – Recupero.

LiveSiciliaCatania intraprende un viaggio a “puntate” nel mondo delle associazioni catanesi, fra i volontari degli enti no profit etnei che operano nei quartieri più difficili della città e le storie di chi spesso è costretto a vivere in ristrettezza. Carlo Cittadino (Kataneconomie): “Le associazioni sono prive di coordinamento”.