Abbreviato per l'ex amministratore Adolfo Messina (nella foto).

Il capo di gabinetto del governatore prenderà il posto di Enzo Emanuele. E' solo l'ultima nomina di uno dei fedelissimi del presidente.

I dem che avevano criticato i rapporti tra il governatore e il cerchio magico oggi stanno zitti.

Le squadre dei candidati. Attorno al sindaco fedelissimi vecchi e nuovi.

Il ritorno di Stancheris, i componenti dello staff nelle spa regionali. Tutti legati al governatore

Tra pochi mesi, il governatore lascerà Palazzo d'Orleans. Parte il countdown anche per i suoi fedelissimi. E qualcuno già si defila.

Antonio Fiumefreddo è solo l'ultimo tra i fedelissimi ad aver preso le distanze dal governatore. Altri, dalla Sanità alla Formazione, sono stati allontanati da qualche guaio giudiziario. Adesso dalla parte di Saro sono rimasti solo Patrizia Monterosso, lo spettro del default e la paura dei deputati regionali.

La pesante condanna contabile al Segretario generale di Palazzo d'Orleans è solo l'ultima stangata che si abbatte sui fedelissimi del governatore. E i "guai" riguardano proprio i settori che dovevano essere moralizzati dalla rivoluzione crocettiana: dalla Formazione agli ospedali, passando per le società partecipate.

Il caos sulle rivelazioni dell'Espresso rischia di far dimenticare i motivi politici che rendono questa esperienza di governo un fallimento. Eccoli, uno per uno. Dai conti in rosso alla questione morale.

Il presidente della Regione indica il consulente Sami Ben Abdelaali come coordinatore delle iniziative siciliane in vista dell'evento. Poi torna sui suoi passi. Ma gli assessori esautorati minacciano atti estremi, cioè le dimissioni. E non è il primo caso in cui i "fedelissimi" del governatore invadono il campo dell'esecutivo o gestiscono affari delicatissimi.

Non c’è alcuno, magari con esperienza trentennale di protagonista della politica siciliana, che non invochi discontinuità spesso interpretandola come alibi per passare da un partito ad un simil-partito e poi di nuovo ad un altro partito.