I Carabinieri di Brescia hanno fermato due romeni con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, lesioni personali e sequestro di persona. Presunte vittime tre ragazze romene, attirate dal miraggio di un lavoro onesto. Secondo le indagini, i due tenevano anche in ostaggio il bambino di 4 anni di una di loro per costringerla a prostituirsi nei nightclub e sulle strade.

I Carabinieri di Brescia hanno fermato due romeni con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, lesioni personali e sequestro di persona. Presunte vittime tre ragazze romene, attirate dal miraggio di un lavoro onesto. Secondo le indagini, i due tenevano anche in ostaggio il bambino di 4 anni di una di loro per costringerla a prostituirsi nei nightclub e sulle strade.

Due somali, di 19 e 18 anni, sono stati fermati da agenti del Gruppo interforze contrasto immigrazione clandestina e del commissariato di polizia di Pachino. Sono ritenuti gli scafisti del gommone con cui, due giorni fa, 61 extracomunitari, 51 maschi e 11 donne, sono giunti a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano. Erano su un natante, lungo circa 10 metri, verosimilmente partito […]

Uno stupro di gruppo in provincia di Trapani. Abusi e violenza subiti da una donna di trentacinque anni. I carabinieri hanno fermato i tre presunti autori dello stupro, grazie alla collaborazione della vittima. (Nella foto il procuratore di Trapani, Marcello Viola) NELL'ARTICOLO LE FOTO DEGLI ARRESTATI

Per la seconda volta in un mese l’ufficio del gip di Palermo non ha convalidato i fermi, emessi dalla Dda, nell’ambito di due operazioni antimafia. Il 2 dicembre il giudice delle indagini preliminari ha negato le convalide a oltre 30 fermi a carico di presunti mafiosi palermitani; oggi un altro gip, Marina Petruzzella, ha preso […]

I fermati sono Sandro Di Fiore, 33 anni, Gioacchino Intravaia, detto “Sifilitico”, 57 anni, Giovanni Sammarco, detto “Enzo”, 51 anni, e Domenico Giordano, 54 anni. Secondo il materiale raccolto dagli investigatori, Di Fiore sarebbe stato un punto di riferimento nella raccolta del ‘pizzo’ allo Zen e nel mandamento di Resuttana ed avrebbe anche messo a […]

(di Mimmo Trovato - Ansa). A Catania c'era il rischio imminente di una nuova guerra di mafia, con un gruppo di 'giovani leoni' alla conquista, anche con una serie di omicidi, degli spazi lasciati vuoti dalle cosche storiche di Cosa nostra. E' il pericolo che la procura della Repubblica etnea ritiene di avere sventato con i 50 fermi eseguiti dalla squadra mobile di Catania che ha sgominato i vertici del clan dei Cursoti legati al boss ergastolano detenuto Salvatore Cappello

(di Mimmo Trovato - Ansa). A Catania c'era il rischio imminente di una nuova guerra di mafia, con un gruppo di 'giovani leoni' alla conquista, anche con una serie di omicidi, degli spazi lasciati vuoti dalle cosche storiche di Cosa nostra. E' il pericolo che la procura della Repubblica etnea ritiene di avere sventato con i 50 fermi eseguiti dalla squadra mobile di Catania che ha sgominato i vertici del clan dei Cursoti legati al boss ergastolano detenuto Salvatore Cappello

(di Mimmo Trovato - Ansa). A Catania c'era il rischio imminente di una nuova guerra di mafia, con un gruppo di 'giovani leoni' alla conquista, anche con una serie di omicidi, degli spazi lasciati vuoti dalle cosche storiche di Cosa nostra. E' il pericolo che la procura della Repubblica etnea ritiene di avere sventato con i 50 fermi eseguiti dalla squadra mobile di Catania che ha sgominato i vertici del clan dei Cursoti legati al boss ergastolano detenuto Salvatore Cappello