La decisione del gup.

L'inchiesta è nata dalla denuncia del Movimento 5 Stelle.

La difesa di alcuni dei 34 rappresentanti dei cittadini, imputati per truffa aggravata, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

Secondo la procura, avrebbero impedito di promuovere un referendum per far abbassare il gettone.

Tutto nasce con un esposto del M5s, ecco cosa hanno accertato i magistrati guidati da Carmelo Zuccaro.

L'inchiesta va avanti nei confronti di 11 consiglieri comunali.

Sedute lampo, ordini del giorno reiterati più volte e gettoni corrisposti ai capigruppo. Queste alcune delle irregolarità denunciate a Giarre. Pronti gli esposti a Procura e Corte dei Conti.

Verbali alla mano, gli attivisti del Movimento 5 Stelle analizzano l'attività dei consiglieri comunali. Non inseriti nel lungo elenco solo due esponenti del senato cittadino: Daniele Bottino e Giuseppe Castiglione.

L'indagine è scattata dieci anni dopo l'aumento del gettone, grazie alle dichiarazioni del segretario comunale che aveva denunciato lo sproporzionato aumento. (nella foto il tribunale di Siracusa).

La nota di M5S. "Benvenuti alle commissioni-bancomat del Comune di Palermo che, assieme alle sedute, nel 2013 hanno elargito gettoni per 1.773.672 euro. Più che in tutta Italia, visto che il gettone previsto per gli stakanovisti della politica cittadina è infatti il più pesante dell'intera penisola". Nella foto Palazzo delle Aquile.

Truffa aggravata, falso ideologico e abuso d'ufficio i reati contestati. I NOMI

Duro intervento del Movimento 5 Stelle sulle commissioni di Palazzo degli Elefanti: "La cifra esatta ammonta a 1.014.181di euro, per un totale di 13.431 gettoni di presenza al costo di 75 euro cadauno. Una cosa è certa: manca trasparenza".

Secca la replica del presidente del Consiglio: "Una denuncia- spettacolo: non si fa infatti menzione della modifica del regolamento deliberata all'inizio di maggio". E risponde anche il consigliere Seminara della III Commissione.

Il presidente della Regione: "Bisogna fermare gettonopoli ora. Rinviare la norma sui tagli alle indennita' di amministratori e consiglieri comunali spostando l'applicazione alle prossime elezioni significa sottrarre adesso 50 milioni ai comuni e dunque ai cittadini".

Oltre 800 sedute di commissione in 7 mesi e gettoni di presenza al massimo. Il M5S stila una proposta per ridurre i costi della politica.