di RITA BORSELLINO
Qualcuno lo ha chiamato il “Villaggio della solidarietà”. Qualcun altro lo ha definito “Centro di accoglienza e identificazione”. Di fatto, il residence di Mineo, nel Catanese, dove sono stati stipati circa 1.800 migranti, non è nulla di tutto questo. E’, semmai, una terra di nessuno, o meglio una sorta di purgatorio per anime in attesa.