Si continua a scavare a decine di metri di profondità nel polmone verde di Palermo finito sotto sequestro ad aprile scorso. Ad impensierire sono i materiali sabbiosi.

Inoltre 33 imprenditori agricoli sono stati invitati a documentare il corretto smaltimento degli scarti di rifiuti tossici.

Rispetto degli ecosistemi e salvaguardia degli ambienti marini, prosegue la campagna di sensibilizzazione dell'Arpa.

In oltre 5 chilometri di costa su dieci grava il divieto di balneazione. E' il tratto compreso fra il lungomare Cristoforo Colombo e la foce del torrente Ciachea. Il sindaco Agrusa: "Nel giro di qualche anno siamo riusciti a eliminare molti scarichi, anche se altri restano”.

La Procura della repubblica fa sapere che avvierà campionamenti in altri zone a verde pubblico della città. E si parla di siti dove è aumentata l'incidenza di tumori. Nessun allarmismio, ma "massima attenzione - dice il procuratore aggiunto Dino Petralia - per la salute dei cittadini".

"L'apertura della diga rischia immettere nel fiume l'alga rossa: un organismo pericoloso per la salute degli esseri umani e degli animali, producendo tossine cancerogene e metaboliti che provocano difficoltà respiratorie".

Dall'inizio dell'anno sono una ventina le giornate in cui polveri sottili, benzene e biossido d'azoto hanno ammorbato l'aria del capoluogo siciliano superando il limite imposto dalla legge. Non ci sono indagati, ma i magistrati vogliono vederci chiaro.

Sassaiole contro le forze dell'ordine. Rap, polizia municipale e carabinieri in azione da Borgo Nuovo al Cep, fino alla Guadagna. Più di cinquanta le "vampe" nei quartieri popolari: "Ma i rischi sono enormi - dicono i vigili del fuoco - dagli incendi ai fumi tossici". L'anno scorso fu incendiata una vecchia auto rubata. Fiamme altissime vicino alla stazione centrale.

Udienza interamente dedicata alla costituzione di parte civile di tre associazioni ambientaliste, del comune di Gela, della Regione Siciliana e del ministero dell'Ambiente.

Una dozzina di associazioni ambientaliste e di comitati locali, tra cui Legambiente, Lipu e Fiab, si costituiranno parte civile.

La discarica scoperta dai carabinieri nel rione Falsomiele di Palermo era il punto di riferimento per decine di clienti che avevano un solo obiettivo: risparmiare sui costi dello smaltimento dei rifiuti.

"La rete Sirvianet a cui il direttore di Arpa Sicilia fa riferimento non risponde ai requisiti di legge: non misura i livelli di inquinamento di acido solfidrico e idrocarburi necessario per conoscere il livello di inquinamento".

Il 32enne è stato arrestato dai Carabinieri con l'accusa di incendio doloso e illecito smaltimento di materiale inquinante.

“Si è trattato di un problema tecnico all’impianto – spiega il procuratore – e adesso stiamo cercando di verificare di chi e quali sono le responsabilità. I reati che stiamo ipotizzando sono di inquinamento delle acque e dei terreni circostanti, emissioni nocive e disastro colposo"

L’isola ha quasi la stessa concentrazione inquinante d’una città come Milano. Come mai questo record negativo?