Per il giudice "è stata divulgata una notizia falsa dalla portata indubbiamente screditante".

"L'ho conosciuto al porto di Palermo".

"Un giornalista minacciò di pubblicare notizie false su pratiche pedopornografiche". LA REPLICA

I legali dei cronisti dell'Espresso chiedono nuove verifiche. I pm ribadiscono: parole inesistenti.

I retroscena raccolti nel verbale dell'ex assessore regionale alla Sanità, ascoltata dai magistrati che indagano sulla telefonata fantasma pubblicata dal settimanale L'Espresso. "Uno dei tanti tentativi di sfiancarmi".

Slitta la decisione sulla richiesta di giudizio immediato sui due cronisti dell'Espresso che pubblicarono la notizia della telefonata choc tra il governatore e il medico Tutino. Il gip ha accolto la richiesta dei legali: verranno trascritte anche le intercettazioni rimaste nei 'brogliacci'. L'incidente probatorio è fissato per il 21 ottobre.

Si stringe il cerchio sulla vicenda che riguarda il governatore Crocetta e il chirurgo Tutino. L'intercettazione fantasma della conversazione tra il medico e il presidente della Regione sposta le vacanze del procuratore Franco Lo Voi e dell'aggiunto Leonardo Agueci. A Palazzo di giustizia si lavora nonostante la pausa estiva.

Il governatore è uscito rafforzato dal suo mese più buio. La vicenda dell'intercettazione smentita gli ha offerto un assist per far dimenticare le ombre del cerchio magico. E la minaccia grillina ha fatto passare  alla maggioranza le già scarse voglie di elezioni anticipate.

Sono stati acquisiti informazioni e chiarimenti sull'attività giornalistica di Messina e Zoppi e sulle circostanze in cui è nato e ha preso forma il servizio pubblicato dal settimanale L'Espresso.

La Direzione del settimanale replica all'azione risarcitoria annunciata dal legale di Crocetta.

Conferenza stampa dei legali del presidente Crocetta sull'intercettazione smentita dalla Procura di Palermo. "Chiederemo dieci milioni a L'Espresso".

Parla Piero Messina (nella foto), uno dei due autori dell'articolo de l'Espresso in cui vengono riportate le frasi che il chirurgo plastico avrebbe pronunciato al telefono con il presidente della Regione.

Il presidente della Regione: "Dolore infinito. Mi hanno distrutto, ucciso, volevano eliminarmi. Ci stavano riuscendo, ma tutto diventa chiaro". Il direttore de l'Espresso, Luigi Vicinanza: "Quella conversazione esiste. Il nostro cronista ha ascoltato l'audio". Il procuratore ribadisce: "L'intercettazione tra Tutino e  Crocetta, di cui riferisce la stampa, non è agli atti di alcun procedimento di questo ufficio e neanche tra quelle registrate dal Nas". La procura starebbe valutando l'apertura di un'inchiesta.

Il disperato grido d'allarme dell'imprenditore di Bivona, che è diventato testimone di giustizia e che ha fatto arrestare i suoi estorsori: "Sono rimasto in Sicilia per dare un segnale, ma oggi mi sento sconfitto". Sul numero di S attualmente in edicola il figlio di Cutrò, Giuseppe, racconta il dramma di una vita vissuta sotto scorta a vent'anni.

Il giudizio sul presidente della Regione: "Rappresenta oggi quello che sarà la politica italiana, la scomposizione e ricomposizione trasformistica di un ceto politico che non vuole finire".