Recuperati finora sei teschi, i cadaveri potrebbero essere molti più. Tutte le ipotesi in ballo.

Le ossa sono state ritrovate sul ponte 3, in una zona dove mesi fa, durante le ricerche sul relitto al Giglio, venne recuperato il cadavere della signora originaria di Leonforte.

Si indaga su una seconda persona. Qualcuno che potrebbe avere partecipato, assieme a Salvatore Maniscalco, all'omicidio di Concetta Conigliaro, la ragazza scomparsa da San Giuseppe Jato, il 9 aprile scorso. Si attende la convalida del fermo.

Salvatore Maniscalco ha fatto ritrovare le ossa che apparterrebbero alla moglie scomparsa da San Giuseppe Jato. Nel corso di un interrogatorio ha, però, fornito tre versioni contrastanti e ha chiamato in causa altre persone.

Concetta Conigliaro, 27 anni, il giorno della scomparsa voleva denunciare di nuovo il marito. Lo aveva già fatto tre volte. L'uomo è in carcere con l'accusa di omicidio e distruzione di cadavere dopo il ritrovamento delle ossa avvenuto ieri: si attendono gli esami del dna, potrebbero essere della giovane.

Un tumore benigno al femore sconfitto con una tecnica non chirurgica mininvasiva: la termoablazione a radiofrequenza. L'intervento è stato eseguito all'Ospedale Civico su una bimba di dieci anni, palermitana, da un'equipe congiunta delle unità operative di Radiologia Interventistica e di Ortopedia Pediatrica.

Desta sospetti la chiusura da parte del sindaco di Borgetto della Chiesa Madre. La motivazione ufficiale riguarda un'infiltrazione d’acqua mentre in realtà ci sarebbe un collegamento con il recente rinvenimento di ossa umane tra gli sfabbricidi abbandonati in una discarica abusiva in contrada Mirto.

I resti delle salme, profanate durante alcuni lavori di ristrutturazione dalla chiesa Madre di Borgetto, sono state trasportate nel cimitero comunale e lasciate all'interno della camera morturaria. Intanto le forze dell'ordine indagano sui responsabili dello scarico abusivo di rifiuti speciali.

Sembrerebbe risolto il mistero che ha avvolto il ritrovamente di ossa umane nei pressi di un terreno espropriato alla mafia. Scheletri e teschi, dopo le dovute analisi, dovrebbero appartenere infatti ad antiche salme di una chiesa.

Il ritrovamento è avvenuto in contrada Mirto a Partinico. Sul posto i carabinieri ed il medico legale per stabilire se le ossa appartengano ad una o più persone.

I resti umani ritrovati dalla polizia il 14 luglio dello scorso anno in un pozzo in contrada Vaccarizzo, alle porte di Catania, apparterrebbero a Salvatore Vittorio, ritenuto un esponente della cosca Puglisi Savasta, per conto della quale avrebbe curato il traffico di stupefacenti, scomparso il 5 giugno del 2006. All’identificazione, che ha un margine di […]